LA MEDICINA DELLA LUCE |
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Cos’è, a cosa serve, evidenze scientifiche, breve storia
Nel lontano 2004 è stato pubblicato dalla casa editrice Macro e dalla visione profonda del suo editore il mio libro La Medicina della Luce ( www.lamedicinadellaluce.com ) contenente le mie esperienze come medico di frontiera ( medico quantistico- spirituale) cercando di unificare i miei studi ufficiali di medicina con quelli in grado di spiegare fenomeni non facenti parte della fisica classica ( visione a distanza- guarigione a distanza- telepatia-visioni di altre dimensioni-
parlare con l’intelligenza interiore- sapere dell’esistenza di un Essere superiore che comprende tutto e in grado di farci spostare le montagne con un po' di fede, l’effetto della preghiera, del perdono, della gratitudine, la consapevolezza della vita eterna, e tanto altro ancora…come l’aspetto più importante: “ Amare se stessi, ed amare gli altri). Tenevo una conferenza nel 2002 a Forlì dove spiegavo le basi di fisica quantistica applicate alla coscienza e alla medicina: solo una persona ne era affascinata, senza minimamente criticarmi, ed era Giorgio Rosso. Da quella sera, dopo alcuni incontri, mi ha stimolato a scrivere le mie esperienze mediche
di frontiera. Vorrei precisare, prima di continuare, che il campo medico quantistico affrontato con migliaia di pazienti e con me stesso, non riguarda il paradigma della medicina ufficiale ( io la chiamo Medicina Sensoriale), dove vi è una divisione, una non-comunicazione subliminale fra il paziente e il medico, e dove la luce, nelle sue varie forme, viene utilizzata per fare diagnosi e terapia: mi riferisco a strumenti “ quantistici” in grado di stabilire gli squilibri corporei prima ancora che accadano ( e di cui ho toccato con mano la loro utilità), oppure le tecnologie diagnostiche e terapeutiche come
la TAC, la RMN, la PECT, l’Ecografia, la Radioterapia. Nella medicina della luce Il paziente deve partecipare in forma attiva al suo percorso aldilà dello spazio- tempo che lo porterà all’unità con il tutto: è un essere multidimensionale con funzione olistica, per cui dovrà ritornare alle sue origini, quando non era inquinato dalle esperienze negative, e ritrovare
la sua componente spirituale apportando modifiche nello stile di vita, tali da equilibrare il suo rapporto con sè stesso e con gli altri. La Medicina Funzionale ( di cui sono un membro dell’Institute of Functional Medicine-, www.ifm.org , www.gaetanoconforto.com ) e la Medicina basata sullo Stile di Vita si avvicinano molto a questo aspetto olistico sebbene non comprende le poderose basi di fisica quantistica. Le malattie croniche possono essere curate, guarite e prevenute. Sappiamo che la luce ( quella visibile ne è una minima parte) è una entità, manifestantesi in varie forme con varie frequenze, dove tutto è uno e uno è tutti. Trasporta energia, informazioni, e con l’effetto osservatore salute e abbondanza, malattia e povertà. E’ eterna, si evolve, comunica con se stessa, con l’universo e con le creature che plasma ( universi celesti, il pianeta terra con la sua enorme varietà di esseri in equilibrio e in evoluzione). L’uomo non evoluto, si concentra solo sulla sua esperienza sensoriale prendendola come unica dimostrazione della sua vita, e perdendosi un mondo infinito di possibilità e quindi di evoluzione: si sente separato da tutti e da tutto, brama il possesso per paura di perderlo, è schiavo delle proprie esperienze
sensoriali, illudendosi di raggiungere la sua completezza senza nemmeno sapere chi sia veramente. Nella Genesi il primo atto creativo, dopo la terra, è stato quello della luce! Il mio interesse nella fisica quantistica e medicina è cominciato dopo aver capito che le varie strade che avevo percorso ( specializzazione in Farmacologia Clinica e ricerca sperimentale, Diploma in Omeopatia e Omotossicologia, esperto in Fiori di Bach, Vivation, Medicina Ortomolecolare, Nutrizionista-
puoi vedere il mio profilo nel mio sito) non portavano alla guarigione del paziente, ma solo ad una cura dagli effetti temporanei. Il ruolo della persona che stava male era sempre passivo ( come lo è nella medicina allopatica) e non cambiava i parametri biologici alterati che egli stesso, inconsciamente, aveva squilibrato. Pregando il mio Boss ( è così che chiamo il mio Padre Celeste con cui parlo dall’età di tre anni) ho chiesto quale strategia terapeutica potesse esserci per eliminare le cause delle afflizioni ( siano esse le mie che quelle dei miei pazienti). Non passò molto che mi imbattei in un testo di uno psicoanalista californiano “Quantum Consciousness”: mi si è aperto un mondo che intuivo essere “ vero”. Dopo aver approfondito e amalgamato le mie esperienze e quelle dell’autore ( Stephen Wolinsky) ho “ inventato “ la TQE ( Terapia Quantistica Emozionale, www.quantumedicine.com/tqe.html ), ma senza prima divorarmi tutti i libri di fisica quantistica che potevo leggere. Il paziente riusciva ad essere primo attore nel suo atto di guarigione guidato dal terapeuta: ogni trauma del passato, causa di molteplici problemi psico-fisici, poteva salire in superficie, in poche sedute, ed essere trasformato in luce! Il cambiamento è immediato, già dopo pochi giorni dalla seduta.
Basi della Medicina della Luce con cenni di fisica quantistica. Tutto ciò che esiste in natura ( visibile e non visibile) è costituito da un tessuto profondo fatto di particelle subatomiche le cui funzioni sono in parte sotto il controllo della grande intelligenza Universale e in parte sotto il controllo della nostra coscienza. Queste intelligenze, comunicanti fra loro in modo istantaneo ( Entaglement) costistuiscono il regno quantistico, immerso in un'altra dimensione, molto più ampia, detta regno non-locale ( è quello spirituale, in grado di creare la materia dal “ nulla” l). I costituenti della luce, i fotoni ( piccoli pacchetti di energia di radiazione elettromagnetica) come pure le particelle subatomiche hanno una natura dualistica molto importante: potenzialmente sono sia materia osservabile che onde non visibili. L’esperimento della doppia fessura “ smaschera” questo dualismo. Ma affinchè ciò avvenga necessita la presenta
di un osservatore. L’osservatore, con la sua coscienza, può fare collassare lo stato di onda ( di probabilità, e quindi di invisibilità) e “creare” la particella visibile, con una posizione ben precisa nello spazio manifestantesi come malattia o salute. Nella Medicina della Luce questo effetto è estremamente importante. Il nostro corpo, costituito da un ammasso indicibile di particelle subatomiche, immerse in un oceano di energia ed informazione eterno ( corpo quantico-non locale), viene regolato dalla Coscienza Universale, per cui le strutture atomiche, molecolari e cellulari sono funzionanti in modo perfetto, se lasciate regolare da questa intelligenza divina ( così come
avviene nella meditazione profonda e nel digiuno intermittente e/o esteso). Inoltre hanno una comunicazione olistica, cioè sanno cosa accade nel corpo quantico, si scambiano informazioni alla velocità della luce, ricevono inputs da tutte le creature dell’universo, influenzano gli altri esseri che li circondano oltre ad agire laddove porta la nostra attenzione ed intenzione ( vedi la preghiera, la gratitudine, il perdono, il servizio). La coscienza è la matrice di tutto l’universo, senza di essa non avverrebbe la creazione ( cioè da una entità immateriale, totipotente si forma un’entità materiale costantemente regolata ed in evoluzione) costituita da sintesi e distruzione. Quando il nostro terreno quantico – intendo genetica, PNEIMA ( PsicoNeuroEndocrinoImmunoMicrobiomaAmbiente), formazione di particelle anti-spirituali – trattate con la TQE- viene inquinato al di là delle nostre capacità di omeostasi, si instaura uno squilibrio che si manifesterà come sintomi e malattie. Ma è il nostro stato di coscienza e di ignoranza ad aver provocato il problema, ad aver creato il “ collasso” della tante probabilità di salute o malattie. Come? Sedentarietà, alimentazione emozionale suicida, relazioni basate sulla separazione gli uni dagli altri, attacchi al nostro ambiente ( la terra ha un proprio sistema immunitario con cui difende in vario modo i propri equilibri), attacchi alla nostra componente spirituale ( orgoglio, paura, rancore, risentimento, ingratitudine, malvagità, egoismo, mancanza
di fede) e la mancata gestione dello stress in grado di alterare i nostri sistemi biologici provocando alterazioni genetiche, mitocondriali, ormonali e metaboliche. Lo stress è una nostra reazione a vari ostacoli che incontriamo lungo la nostra esperienza: a lungo andare provoca una alterazione dei nostri equilibri e quindi malattie croniche. La chiave per poterlo gestire è quella di trovare l’interpretazione giusta che ci pone subito in uno stato di rilassamento interiore, cominciando con il ringraziare l’evento stressante
in quanto nasconde un insegnamento profondo per la nostra crescita interiore. Solo prendendo contatto con la nostra componente quantica- non locale possiamo “illuminarci”e riappropriarci del nostro stato di salute. Ma ciò comporta allenamento costante e attenzione continua. In questo scenario dominano anche coscienze quantiche (virus compresi) che trovano il sistema immunitario inefficiente. Ci sono comunque casi dove le modificazioni di coscienza non sono nostre ma appartenenti alle persone che frequentiamo, o a quelle che vivono nel regno quantistico e non presenti nel nostro mondo materiale ( cioè non possiamo collassarle, tranne che con tecniche specifiche), ma i cui effetti si manifestano con i nostri disturbi ( in molte sedute di TQE il
soggetto risolveva i propri problemi risolvendo quelli di altre coscienze, presenti nel passato, legate in modo karmico alla sua). Casi Clinici. " Premetto che solo scendendo con il paziente nella dimensione quantistico-non locale si possono trattare situazioni cliniche che altrimenti sarebbero sconosciute e quindi qualsiasi terapia sarebbe destinata a trattare solo I sintomi, fallendo nella eliminazione delle cause"
1) Sono stato contattato da una mia paziente la cui madre era in Insufficienza Renale Cronica per via del diabete. Il nefrologo aveva alzato le mani, in segno di impotenza, avendo la signora una creatinina oltre i 4: praticamente la strada per la dialisi. Dopo aver visitato la paziente, ho stabilito un protocollo olistico ad azione progressiva: nutrizione priva di proteine e carboidrati, succhi di verdure ad indice glicemico basso con avocado, frutta secca, giorni alterni di digiuno con sola
acqua, respirazione mindfulness, esercizi articolari controllati, e tanta pazienza da parte della figlia nel monitorare i parametri biologici della mamma. In quasi un mese c'è stata l'eliminazione dell’insulina, dei farmaci antidiabetici e antiipertensivi, scomparsa degli edemi agli arti inferiori ( la signora era anche fibrillante per cui prendeva il sintrom, dove molte verdure possono innalzare i livelli dell’anticoagulante con rischi di emorragia interne) e riduzione dei valori del danno renale da oltre 4 a meno di 2.
Mi dispiace dire di un patto che avevo fatto con loro : non farne menzione con alcuno che appartenesse alla medicina sensoriale. Non avrebbero capito, avrebbero solo criticato e forse depistato il protocollo di medicina funzionale. La paziente è molto attiva, non sta ormai su una sedia per incapacità alla deambulazione, ma anzi aiuta la figli nelle faccende domestiche. Scordavo: ho dato supplementi come gli MCT Oil, vitamina D sublinguale, olio di cocco, vitamina e minerali sublinguali ( ad una certa
età la mucosa gastrica non assorbe questi principi) per migliorare gli esiti di un precedente ictus. Ogni giorno facevo misurare i corpi chetonici plasmatici come bussola per il miglioramento metabolico, mitocondriale e ormonale. In questo caso non ho avuto bisogno di utilizzare la TQE. 2) Diagnosi Carcinoma vescicale. Prendendo coscienza della sua situazione ed avendo una stima particolare nei miei confronti, ho proposto al paziente di fare, in parallelo alle instillazioni di chemioterapico, il protocollo della Medicina della Luce ( Medicina Funzionale), senza prima avvertirlo che si trattava: 1) di un percorso terapeutico individuale sconosciuto alla medicina sensoriale 2)doveva attuare cambiamenti nel suo stile di vita ( quindi dovevo conoscere il suo passato spirituale- emozionale e
fisico) dopo aver fatto un battage biochimico per evidenziare deficit metabolici 3) Doveva conoscere quale futuro desiderava, quanto voleva vivere, come voleva vivere e quale visione e missione portare avanti 4) fare una nutrizione chetogenetica pulsata ( cioè periodicamente introdurre carboidrati a indice glicemico basso) con misurazione giornaliera dei chetoni plasmatici ( secondo una accreditata teoria metabolica del cancro, le cellule neoplastiche si nutrono esclusivamente di zuccheri, inoltre l’ iperinsulinemia,
insieme a fattori biologici come l’IGF-1 e mTOR, e ad una alimentazione abbondante di proteine animali, sono segnali biologici di crescita) alternata a digiuni terapeutici 5) Nutrire il microbioma con pre e pro-biotici 6) attività fisica in relazione ai livelli di energia ( l’esercizio è una medicina) 7) Supplementazione relativa alle carenze riscontrate 8) fare sedute di meditazione, mindfulness e pensiero positivo (La meditazione può fare recuperare anche dagli stadi 3/4 di un cancro) 9) fare sedute di
TQE ( in questo caso l’obiettivo era trovare la/le particelle anti-spirituali responsabili dello stress cronico sulle informazioni quantistiche nel secondo chakra 10) leggere le sacre scritture giornalmente e pregare con fede 11) Il protocollo doveva entrare nelle abitudini di vita in modo “ virale” anche dopo la risoluzione del tumore ( le cellule neoplastiche sono già in altri “ luoghi” diversi da quello evidente, pronte a moltiplicarsi appena il terreno si trasforma in uno stressor). Dopo le prime settimane, in cui il paziente perdeva peso, ma acquistava energia dai chetoni, non presentava gli effetti collaterali della chemioterapia ( nausea, vomito, caduta dei capelli, astenia) oltre al fatto che dopo qualche mese, ad una cistoscopia di controllo non c’era evidenza alcuna del cancro. Ho raccomandato di farne uno stile per la vita, per evitare brutte sorprese. Per poter agire su questi problemi, come abbiamo visto dai casi clinici suesposti, la medicina della luce si avvale di stati di coscienza in grado di entrare nel regno quantico- non locale ( con il rilassamento mentale, la meditazione, le visualizzazioni, la connessione con il nostro Spirito) sia del medico che del paziente per vedere il/ i problemi
e far “ collassare” la salute. La medicina mente-corpo né è un esempio. Le tecniche ( respirazione profonda, la mindfulness, meditazione trascendentale) devono far sì che la mente diventi non il nostro osservatore ( combina spesso guai) ma lo strumento del nostro Spirito. In questo modo il soggetto capisce anche la propria missione e il proprio scopo nella vita. Dobbiamo osservare
chi sta osservando. Con il giusto training e la corretta predisposizione possiamo, in stati alterati di coscienza, comunicare con le nostre cellule, con i nostri organi e chiedere quale sia l’informazione che stanno emettendo. Quando la riceviamo e comprendiamo la causa del problema, per incanto i sintomi svaniscono, cioè hanno perso la loro funzione informativa ( chiaramente
dobbiamo mettere in pratica il loro “ suggerimento”). Qualche anno fa, avevo un problema fastidioso definito “ chirurgico”. Quando, invece di assistere a questa punta di iceberg, ho comunicato con l’intelligenza subatomica della parte del corpo interessata, ed ho ricevuto il messaggio, cioè il motivo alla base di questo grosso problema, dopo qualche giorno questo è letteralmente scomparso e non si è più
presentato! Con mio ennesimo sgomento ho riflettuto sul fatto che esiste un altro campo, non ancora studiato dalla medicina “ sensoriale”, in cui esiste un’altra fisiopatologia, con tempi di guarigione rapidi e con meccanismi quantici molto diversi da quelli spiegati nei libri ufficiali: esistono meccanismi fisiopatologici ancora da indagare, in cui le leggi della luce hanno parte attiva. Ho visto la tecnica agire in molti miei pazienti a cui ho insegnato i principi quantistici ( avevo due Scuole in Scienze Quantistiche, Roma e Milano). La nostra coscienza può andare dove va la nostra attenzione, sia riguardo al nostro corpo-mente che a quello di altri. Il nostro cervello è uno strumento della coscienza e non viceversa. Quando si entra nel regno quantico- non locale andiamo al di là dello spazio- tempo e comprendiamo che non siamo di questo mondo ( o meglio, siamo nel mondo ma non del mondo), inoltre possiamo fare viaggi quantistici al di là dello spazio-tempo. Conclusioni La medicina della luce, prendendo le basi della fisica quantistica insieme ai concetti spirituali, pone le fondamenta di un rapporto profondo fra medico e paziente, dove non esistono separazioni, ma anzi unione di intenti ed una sola coscienza universale. Il paziente diventa centrale, il personaggio principale nel cammino verso la guarigione, aiutato dal terapeuta.
La consapevolezza di essere eterni, di viaggiare nel tempo ( andando nel passato per capire le origini del malessere e il suo insegnamento, e proiettandosi nel futuro per stabilire cambiamenti nello stile di vita e prospettive riguardo la visione e la missione che tutti abbiamo ), di essere personaggi connessi e coinvolti in una rete di informazioni ed energia con tutti gli esseri viventi, ambiente compreso, di poter comunicare quantisticamente con il nostro organismo per renderlo un terreno ideale dove fioriscono
serenità, impegno, altruismo, servizio, gioia, soluzioni olistiche agli inevitabili ostacoli/strumenti di crescita che incontriamo lungo il nostro cammino verso l’illuminazione. La luce, con i suoi insegnamenti quantistici- non locali, ci fa capire come siamo noi i creatori della nostra realtà, sia nel bene che nel male, due aspetti della stessa medaglia ma con effetti totalmente opposti.
Si prepara con la meditazione e con la preghiera sapendo che siamo tutti connessi
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