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Relazioni Convegno su Energie e
Guarigone Milano – 19 Maggio 2003 Dr. Gaetano Conforto 1. Relazione: “
La Psicologia Quantistica”. La maggior parte dei miei pazienti
chiama questa terapia “ Chirurgia mentale per una salute ottimale “. Questo
modo di esprimersi è dovuto al fatto che la tecnica chiamata Psicologia della luce in effetti è un
intervento di chirurgia, di estirpazione energetica di forme emozionali che
sono la causa dei sintomi e delle malattie accusate dai pazienti. La
medicina mente- corpo ha fatto passi da gigante nel campo medico, e molti sono
i veli che si sono man mano tolti, portando alla comprensione che siamo un
unico sistema di informazioni che vengono scambiate fra i vari organi, fra la nostra mente e gli organi, e fra le
menti di ciascuno di noi. Queste
informazioni viaggiano alla velocità della luce e non vengono bloccate da
nessun ostacolo. Inoltre possono essere “ inquinate “ o amplificate dalla
nostra coscienza. La gestione di queste informazioni è appannaggio del know-how
della Grande Mente Divina, ma come
conseguenza del nostro libero arbitrio, possiamo incidere, in un senso o
nell’altro, sul contenuto qualitativo di queste informazioni! Come
dire che Dio ha fatto tutto in modo perfetto, e noi possiamo migliorare o
rovinare il suo piano a piacimento. Infatti sarebbe cosa a Lui ( Dionet )
gradita se potessimo allinearci con la Sua volontà. Queste informazioni hanno una natura molto
varia, e vanno dai semplici ( ma complessi ) segnali di equilibrio biochimico,
ormonale e metabolico ai segnali più strutturati che vanno dalla nostra mente (
cioè dai suoi contenuti, che altro non sono che informazioni ricevute da altri
o da noi stessi ) ai vari sistemi immunologici ed energetici responsabili della
nostra salute. A queste informazioni dobbiamo
aggiungere quelle provenienti dall’ambiente che ci circonda costituito da
oggetti “inanimati “ e animati. Sappiamo oggi che esistono soltanto esseri
viventi ( detti esseri quantici)
costituiti da miliardi di particelle quantistiche piene di informazioni ed
portatrici di coscienza. Lo scambio è continuo ed eterno. Ciò porta nel tempo
ad una evoluzione globale con finalità di reintegro dell’unica unità. Purtroppo questi scambi informativi,
qualunque sia la loro natura, positiva o negativa, non sempre vengono compresi
e gestiti. Per esempio quando abbiamo una
esperienza poco piacevole, invece di capire come mai sta accadendo proprio a
noi, e quindi estrarre dai fatti una crescita esperenziale, reagiamo con le
nostre interpretazioni. Possiamo essere delusi, arrabbiati, risentiti…… Come conseguenza, per un meccanismo
squisitamente quantistico, si viene a formare nel nostro corpo una massa
energetica contenente tutti i dati dell’esperienza, in grado di alterare quei
meccanismi delicati che ci tengono in equilibrio ( sistema immunitario,
endocrino, psichico, neurologico ). Questa massa energetica viene chiamata particella emozionale. La sua influenza è continua, anche se il soggetto ha rimosso l’esperienza. Tutti quegli stati
di ansia, nervosismo, stress, coliti, dermatiti, intolleranze alimentari, asma,
tumori, cardiopatie, ecc.. sono il risultato dell’insulto cronico, subliminale,
provocato da queste particelle. Vani sono i tentativi terapeutici di
riequilibrio energetico, in quanto se non si scioglie la / le particelle
emozionali in causa, il loro influsso negativo continuerà indisturbato. Inoltre
il rivivere l’esperienza più volte rafforza la struttura della particella! Il momento in cui si formano queste
particelle è il più vario: nel grembo materno, nell’infanzia, nell’adolescenza
e nell’età adulta. Il loro riconoscimento è essenziale per
poterle eliminare. Con delle tecniche quantistiche di guarigione si riesce a
perlustrare il corpo quantico del soggetto, scandagliando il contenuto
informativo globale e individuando le particelle nascoste. A questo punto
verranno eradicate per sempre con rapido sollievo da parte del paziente e
relativa scomparsa dei sintomi o malattia. Nel caso di quadri acuti ( di recente
comparsa) l’eliminazione del problema di
salute avviene durante la seduta. Nel caso di fatti cronici occorrono più
sedute per il riequilibrio energetico. La tecnica è in continua evoluzione e
miglioramento, in relazione ai casi clinici da me trattati. Inoltre il paziente stesso diventa
l’artefice della terapia, in quanto deve eseguirla almeno per un mese da se
stesso. La Psicologia della Luce mette in
contatto il soggetto con la propria componente divina, e acquisisce un salto
quantico di coscienza nel momento un cui termina la terapia. Uno dei principi della Psicologia
quantistica ( la “ mamma “ della Psicologia della Luce ) afferma che “ tutto ciò che sappiamo di noi stessi, può
non essere vero “. Ciò può sembrare strano, ma corrisponde alla realtà.
Vediamone il perché. Noi siamo costituiti da uno spirito, da
una mente e da un corpo. Lo spirito per poter agire, e quindi
comunicare con la nostra coscienza, deve trovare la mente libera da qualsiasi
pensiero. Infatti la mente è uno strumento perfetto dello spirito, con la sua
capacità di analisi, e di associazioni mentali. Ciò comporta la consapevolezza
che tutto il contenuto mentale non ci riguarda!!! e tanto meno, non rappresenta
chi siamo. La nostra personalità, il nostro
carattere, sono il risultato di
informazioni ricevute, non certo dallo spirito, ma da altre menti, con la triste conseguenza che finiamo per identificarci con il suo contenuto e le sue
grosse limitazioni, tipo : “ Sei incapace! “; “ Non riuscirò mai nella vita! “;
“ Non ti sposerai mai! “; “ Sono un
timido!”; “ Sono depresso! “, e così via. Gli episodi inerenti a queste
affermazioni, costituiscono il contenuto delle particelle emozionali, completo
delle nostre interpretazioni fatte di rabbia, rancori, sensi di colpa, sensi di
inferiorità, paure. Sappiamo che questi concetti limitanti
purtroppo condizionano tutta un’intera vita, bloccando la propria
spiritualità, che porterebbe a vette
elevate di creatività e di successo. Tutte le particelle emozionali si
trovano indovate nella mente, come nel fondo di uno stagno, e non permettono il
fluire dell’energia divina. Questi blocchi si evidenziano in un mal
funzionamento dei chackras, e quindi delle ghiandole endocrine, con relativo
squilibrio del sistema immunitario. Un procedimento interessante della
Psicologia della Luce, è andare a ritroso, partendo dai sintomi o da una
patologia per risalire alla emozione relativa e alla/alle particelle emozionali
responsabili. Il paziente immergendosi nel corpo quantico relativo agli organi
interessati, riesce a vedere l’emozione e quindi la particella, che venuta a
galla, può essere eliminata. Quindi lo scopo finale della tecnica è
quello di far ritornare allo stato di energia il contenuto informativo
dell’esperienza emozionale: è come scogliere un iceberg facendolo evaporare.
Nella zona del corpo dove era posizionata la particella, rimarrà uno spazio che
sarà inondato dall’energia divina, finalmente libera di circolare e di
apportare guarigione.
2° relazione. L’energia della mente.
Diagnosi e guarigione a distanza. Nella classificazione di Hermes Romjin,
noto neuro-scienziato olandese, che ha studiato le neuroscienze applicate alle
filosofie dei Vedanta indiane, la coscienza occupa un posto di primaria importanza. Essa invade
qualsiasi cosa esistente nell’universo, è onnipotente, onnipresente ed
onnisciente ( le stesse caratteristiche attribuite a Dio ). La coscienza si troverebbe nel cosidetto
Ordine Submanifesto dell’Essere, che
corrisponde al regno virtuale dei fisici quantistici. E’ il luogo in cui
risiediamo, la vera “ nostra casa “, la sede principale del nostro spirito.
Siamo tutti coinvolti in rapporti reciproci in questo regno, da dove parte la
non località quantistica, la sincronicità, e la memoria collettiva. E’ entrando in contatto con questo regno
eterno che i geni acquisiscono le loro conoscenze, riceviamo le rivelazioni
divine, ed acquisiamo una conoscenza eterna, oltre alla chiaroveggenza, alla
precognizione. In questo regno, esteso in tutto il
cosmo e di cui ne costituisce le fondamenta, non esiste la memoria lineare, cioè non esiste
il passato ed il futuro, ma soltanto un eterno presente. E’ come se stessimo
leggendo un libro senza fine alla pagina 200; saremo contemporaneamente con le
altre pagine, siano esse passate che future. Per cui la memoria diventa olistica,
cioè sono presenti le informazioni che riguardano non solo noi stessi ma anche
tutti i nostri antenati e le varie specie viventi, tutte nello stesso momento,
ed in ogni attimo. Attingere a questo enorme serbatoio informativo può catapultarci
in dimensioni diverse da quella a cui siamo comunemente abituati. La non-località è una di esse. Essendo tutti immersi in questo regno
virtuale, e non esistendo nessuna separazione fra i vari esseri spirituali (
esseri quantici ), ognuno di noi è potenzialmente a conoscenza di tutto ciò che
accade agli altri esseri. Noi captiamo ogni più piccolo pensiero ed inoltre
possiamo mandare informazioni che verranno recepite istantaneamente dall’essere
quantico a cui le nostre intenzioni sono rivolte. Ne parlerò pia avanti a
proposito della diagnosi e guarigione e distanza. Altra dimensione è la Sincronicità. Tutto nell’universo avviene in modo
sincrono. E’ il meccanismo con cui Dio crea e rinnova le sue creature. Il
nostro corpo umano, immerso nel mondo quantico, è un insieme complesso e
perfetto di eventi sincronici, ossia eventi che vengono organizzati in modo da
incastrarsi per dare un risultato coerente con l’evoluzione. I nostri rapporti umani sono,
evidentemente, il risultato di eventi anch’essi sincronici. Certo che nulla
accade per caso”!!! Una malattia, una frattura, una separazione, un divorzio,
un congresso, un successo, non sono altro che la convergenza di eventi
sincronici, che portano alla creatura finale. Dopo aver fatto un trattamento a
distanza, dobbiamo anche capire la catena di eventi che ha condotto a quella malattia, cioè quali pensieri,
interpretazioni, particelle emozionali hanno provocato l’alterazione organica. Per poter entrare in contatto con un
essere quantico, e quindi operare una guarigione, dobbiamo prima diventare
maestri nell’arte di contattare l’ordine
submanifesto dell’essere. Io ho sviluppato con l’esperienza
clinica, una tecnica, che ho chiamato
meditazione stand-by, con la quale in modo molto semplice si riesce ad entrare
in questo meraviglioso “luogo “ dove infinite particelle virtuali aspettano di
ricevere inputs creativi da parte nostra, per poi realizzarle sul piano
pratico, smuovendo molti eventi sincronici. Entrati in contatto con il campo
informativo - quantistico del soggetto, cominceremo ad ispezionare il suo corpo
eterico, per poter inviare informazioni che riportino equilibrio laddove questo
è alterato; inoltre aumenteremo la sua frequenza di vibrazione fino a
guarigione avvenuta. Dopo si passa ad ispezionare i vari
organi, fra cui il sistema endocrino, che in genere viene influenzato dai vari
parametri patologici, operandone un suo riequilibrio e il sistema immunitario, con tutte le sue
strutture. Procedendo in questo modo si riesce a “
vedere “ o a percepire in quali parti del corpo
vi siano alterazioni fisiologiche, mandando segnali e simboli che la
mente quantica del soggetto interpreterà secondo le leggi della guarigione. Se è il caso si ferma il tempo, come nel
trattamento di strutture cardiache fino a quando si è terminato di agire: in
genere si ha una netta sensazione di aver terminato “ il lavoro “. Alla fine del trattamento si “ ordina “ al soggetto di ripeterlo ad
intervalli regolari. Quando queste tecniche vengono fatte da
gruppi di guarigione utilizzanti ciascuno le stesse modalità ed esperienza nel
campo quantistico, i risultati sono molto soddisfacenti. Non occorre che il soggetto dia il suo
assenso per il trattamento. Quando si entra nel campo virtuale si dialoga con
la parte spirituale e non con la parte mentale, ricca di particelle emozionali
negative ed auto- distruttive. E’ nostro compito essere al servizio
degli altri, alleviare le loro sofferenze, facendo comprendere le cause di
partenza del loro male, a prescindere dalle supposte, vere o false, affermazioni
sul karma, “ crogiuolo di tutti gli errori fatti in una “ precedente “ vita.
Gaetano Conforto
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