Le malattie croniche hanno le ore contate! Gaetano Conforto - MioDottore.it
Strumento fondamentale per un quadro completo delle dinamiche metaboliche, funzionali e del network biologico del paziente |
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Io personalmente non darei nessuna classificazione delle varie medicine che di volta in volta fanno apparizione: per me esiste solo la MEDICINA che tratta l'essere umano nel suo aspetto multidimensionale, quindi che prenda in considerazione non solo la sua costituzione biologica, il rapporto relazionale con gli altri e con l' ambiente, ma anche il suo lato spirituale, emozionale, mentale e fisico, ossia aspetti non visiblli ma spiegabili con la fisica quantistica e la quarta dimensione dell' acqua.
In questo contesto è auspicabile la collaborazione sia della medicina convenzionale ( con l' utilizzo dei farmaci e della chirurgia, per trattare i quadri acuti ) che di quella Funzionale ( per trattare ed eliminare le cause delle malattie croniche).
E' stato il biochimico Jeffrey Bland nel 1990 ad unire la medicina integrata con quella molacolare e coniare il termine Medicina Funzionale ( https://jeffreybland.com ). Oggi è fondatore e presidente dell' istituto di Medicina basato sullo Stile di Vita Personalizzato (https://plminstitute.org/ ), ed autore di un libro fondamentale per la nuova visione biologica -terapeutica" The Disease Delusion". Nel 1991 è stato fondato l'Institute of Functional Medicine ( www.ifm.org ).
Per chi volesse approfondire l' argomento è di recente pubblicazione il libro del Dr. Massimo Spattini: Guida alla Medicina funzionale.
Il cibo è medicina, per cui può essere utilizzato per prevenire e alleviare le malattie legate alla dieta e allo stile di vita sbagliato. Studiando le cause profonde della malattia o della disfunzione, si può promuovere la guarigione invece di mascherare semplicemente i sintomi.
La Medicina Funzionale - MF - è un approccio orientato ai sistemi biologici e al paziente con lo scopo di scoprire le cause delle malattie croniche, e che coinvolge sia il paziente che l'operatore, in una collaborazione terapeutica. La possibilità di guarire e di fare prevenzione delle gravi malattie croniche è ora una possibilita!
L’Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato un rapporto, “Preventing chronic diseases: a vital investment” (Prevenire le malattie croniche: un investimento vitale) nel quale sostiene che un’azione globale sulla prevenzione delle malattie croniche potrebbe salvare la vita a 36 milioni di persone che rischiano altrimenti la morte entro il 2025.
Attualmente, le malattie croniche sono la causa principale di morte nel mondo: secondo il rapporto Oms, circa 17 milioni di persone muoiono prematuramente ogni anno proprio a causa di una epidemia globale di malattie croniche. Un numero che continua a crescere. Un’epidemia globale che deve essere fermata, secondo l’Oms, per evitare sofferenze inutili e morte prematura ai milioni di persone che soffrono di malattie cardiovascolari, infarto, cancro e diabete.
Negli USA 133 milioni di Americani vivono con almeno una malattia cronica.
Alla base delle malattie croniche vi è l' interazione fra componente genetica, stile di vita e l'ambiente.
Le più grandi minacce alla salute sono dovute al nostro stile di vita: come viviamo, lavoriamo, mangiamo, ci divertiamo e ci muoviamo. La componente genetica possiamo influenzarla con lo stile di vita ( epigemetoca ), l'ambiente ( interno ed esterno) dobbiamo farcelo amico e non distruggerlo addottando strategie per migliorarlo.
Differenze fra la medicina convenzionale e quella funzionale:
Nel corrente paradigma medico abbiamo uno specialista per ogni organo e una pillola per ogni malattia: psichiatra- pneumologo- allergologo- neurologo, gastroenterologo,ecc.; non vengono considerati gli inputs dello stile di vita e quelli ambientali: si versa acqua sul fuoco davanti ( trattando i sintomi e illudendosi di avere gestito il problema biologico-metabolico), mentre dietro si versa il gasolio! ( le cause agiscono senza essere minimamente ricercate nè tantomeno trattate).
Prendiamo come esempio due casi: l' eczema e il diabete mellito
Nell'approccio convenzionale l'eczema viene trattato o dal medico di base o dal dermatologo con cortisone o con antiinfiammatori applicati localmente. Nella MF sappiamo che la pelle è un organo emuntore ( come i polmoni, i reni, l' intestino) per cui dobbiamo controllare se vi è 1) uno stato tossico 2) una disbiosi intestinale, 3) il tipo di nutrizione, 4) la presenza di sensibilità o intolleranze alimentari, 5 ) lo stress, 6 ) alterazioni ormonali, 7) un problema emozionale e quindi una manifestazione psicosomatica. Certamente l' eczema, che può portare prurito e fastidio, è bene trattarlo con farmaci , ma è anche bene conoscerne la causa, che potrebbe provocare ben altre più serie patologie.
Il Diabete, una malattia cronica dagli effetti devastanti ( sui reni, il cervello, il sistema nervoso, la circolazione, il cuore, l' occhio) viene trattata come Iperglicemia: l' obiettivo delle terapie è quello di abbassare i livelli dello zucchero nel sangue con vari farmaci a diversi livelli ( riducendone l' assorbimento intestinale, renale, la produzione epatica, aumentandone la produzione pancreatica e aiutandosi con le iniezioni di Insulina).
La causa è alimentare. Troppo zucchero in entrata, e per molto tempo ( intendendo per zucchero i farinacei, patate, riso, frutta, oltre che I dolci e dolcificanti, insomma tutto ciò che è iperinsulinemico) esaurisce le capacità dell' insulina di far entrare il glucosio nelle cellule, in quanto queste essendo strapiene di zucchero si trovano in uno stato tossico. I recettori per meccanismi omeostatici si internalizzano per non fare più entrare il " veleno" di cui sono già piene, e si instaura la resistenza insulinica, con il pancreas che manda in circolo altra insulina nel tentativo di ridurre la glicemia, finchè non riduce la sintesi dell' ormone. Far abbassare la glicemia nel sangue equivale ad intasare le cellule, non ancora " intossicate". Questo stato tossico intracellulare è responsabile dei gravi effetti del diabete.
L'unica strada non è abbassare la glicemia( peggiorando lo stato tossico) ma ridurre drasticamente l' assunzione di carboidrati fintanto che le cellule non si liberano del veleno e le condizioni recettoriali e pancreatiche non ritornino alla normalità. Applicando il digiuno controllato ( sotto stretta sorveglianza medica) e portando il paziente in chetosi i risultati sono più veloci.
Molti miei pazienti abbandonano qualsiasi tipo di terapia con scomparsa dello stato tossico cellulare e degli effetti deleteri di questa malattia che da sola provoca disabilità ( Insufficienza renale, Cardiopatie, Neuropatie, Cecità, Amputazioni, malattie neurovegetative come l' Alzheimer, il Parkinson).
Si prevede che entro il 2035 i diabetici saranno più di mezzo miliardo e come ogni altra malattia cronica secondo l' approccio convenzionale ( farmacologico) la terapia va fatta a vita ( e la morte cellulare è assicurata)
Il paradigma della Medicina Funzionale ( MF) invece di essere centrato sulla malattia, e focalizzato sul paziente; riconosce la diversità biochimica e individuale; indaga i determinanti genetici, dello stile di vita e quelli ambientali che influenzano la salute. La salute deve essere considerata non semplicemente assenza di malattia, ma come vitalità su tutti fronti dell' individuo.
Albero della Medicina Funzionale:
Come si vede chiaramente dalla figura le radici, che interessano lo studio biologico del paziente, riguardano lo stile di vita e I fattori ambientali : 1) si prendono informazioni riguardo la qualità del sonno e il rilassamento, 2) l' esercizio fisico, 3) la nutrizione, 4 ) lo stress e le 5) relazioni interpersonali
Dopo troviamo la predisposizione genetica influenzata da una parte da influenze psicologiche, emozionali e spirituali e dall'altra da esperienze, attitudini e credenze.
Vengono poi presi in considerazione gli Antecedenti, i Scatenenti e i Mediatori ( cioè i fatti della vita prima della nascita, i fattori che hanno scatenato la catena di eventi biologici negativi, e quelli che mantengono " in vita" gli eventi scatenanti).
Segue il Sistema Organizzativo Fondamentale e gli squilibri clinici principali.
Si evincono 7 sistemi biologici da esplorare per capire dove si trova il " nodo" o i " nodi"patogenetici: a) Assimilazione ( digestione, assorbimento, microbiota/sistema gastrointestinale, respirazione, b) Energia ( regolazione energetica, funzione mitocondriale), c) Trasporto ( sistema cardiovascolare e linfatico), d) Difesa e Riparazione ( sistema immunitario, processi infiammatori, infezioni e microbiota), e) Biotrasformazione ed eliminazione ( tossicità, detossificazione ), f) Integrità Strutturale ( dalle membrane subcellulari al sistema muscolo-scheletrico) , h) Comunicazione ( messaggeri endocrini, nervosi, immunitari, cognizione).
Segue l' analisi dei segni e sintomi per inquadrali nella Diagnosi del Sistema di Organi:
Neurologia, Gastroenterologia, Endocrinologia, Cardiologia, Pneumologia, Urologia, Epatologia e Immunologia.
Come si può notare in questo contesto dell' Albero della Medicina Funzionale, le problematiche del pazienti vengono indagate da vari punti e in modo più completo possibile per poter disporre di un valido piano preventivo-terapeutico.
PATOGENESI DELLA MALATTIA CRONICA:
Vediamo un quadro dell' organizzazione della storia del paziente:
Una patologia ( per esempio l' Obesità) può essere dovuta a molti squilibri e uno squilibrio ( per esempio l' infiammazione ) può dare luogo a molte patologie:
Bisogna avere, come Medico Funzionale, la visione di un aquila e non di una gallina in un pollaio: non possiamo trattare l' Obesità con strumenti che niente hanno a che vedere con la correzione degli squilibri che sottostanno questa epidemia. Come pure la condizione molto comune di infiammazione della matrice intra ed extracellulare ( dovuta a vari squilibri) può portare a varie condizioni patologiche.
Nel trattare un paziente bisogna chiedersi: 1) Di cosa ha bisogno di liberarsi , e 2) se ha bisogno di prendere qualcosa ( vedi il caso di un deficit nutrizionale).
Nel focalizzarsi sulla causa di base della malattia, le cinque più comuni cause di cui liberarsi sono: 1) una nutrizione insufficiente, 2) allergeni, 3) infezioni, 4) tossine e, 5) stress. Mentre ciò che bisogna prendere in considerazione sono: 1) cibi nutrienti, 2) bilanciamento ormonale, 3) pulizia ambientale ( aria, luce, acqua) , 4) movimento regolare, 5) l' Amore, e 6) avere una missione e un significato nella vita
La Medicina Funzionale è sostenuta da evidenze basate sui benefici dati dalla nutrizione, dall' esercizio fisico, dalla gestione dello stress, dalla disintossicazione, dalle tecniche mente- corpo, dalla medicina manuale ( massaggi, tocco terapeutico), e dall' agopuntura. Io, nella mia pratica clinica, aggiungo la mia TQE ( Terapia Quantistica Emozionale) con cui, insieme al paziente, elimino i blocchi emozionali campo della medicina psicosomatica ( paure, panico, insicurezze, somatizzazioni intestinali, cutanee, ecc): dopo poche sedute avviene la " liberazione " del paziente che cambia istantaneamente vita ( www.quantumedicine.com/tqe.html ) e la Terapia Biologica di Regolazione ( che comprende la low-dose medicine, con ormoni, Neuropeptidi,Citochine e Fattori di Crescita omeopatizzati, il Dreanaggio della Matrice e la Supplementazione) che gestisce e modula l' equilibrio PNEI ( vedi https://guna.com/it/terapie-davanguadia/low-dose-medicine/omeopatia-davanguardia-da-reckeweg-alla-p-n-e-i ).
Altre evidenze a sostegno della Medicina Funzionale si hanno nelle malattie autoimmuni, spesso non diagnosticate se non dopo la comparsa dei tanti sintomi e la positivtà ai test di laboratorio ( i sintomi possono comparire anche cinque anni prima della diagnosi); secondo Fasano ( 2011 ) la triade di fattori alla base dell' autoimmunità sono: la suscettibilità genetica, la bio-mimica molecolare e l' aumentata permeabilità intestinale.
La medicina Funzionale nella pratica, inquadrando la patogenesi nei sette sistemi biologici:
- Si focalizza sullo stile di vita e sugli inputs ambientali
- Determina i fattori Antecedenti, Scatenanti e i Mediatori
- Analizza gli esami di laboratorio
- Interventi multi-fattoriali personalizzati per il paziente
NUTRIZIONE FUNZIONALE
E' un approccio che enfatizza l' importanza di cibi di alta qualità e la diversità di fitonutrienti nella gestione degli squilibri clinici e portare le persone ad una più alta espressione di salute.
Il paziente non viene visto come una macchina che brucia calorie, ma come un sistema biologico complesso ( mente, corpo, spirito) a cui il cibo apporta energia, informazione, connessione e terapia. Ogni boccone provocherà effetti sul microbiota intestinale, sugli ormoni, sui mitocondri, sul sistema immunitario, sul cervello, sulla mente, e sui geni, " decidendo" se instaurare le basi di una malattia o della salute.
Siccome gli stessi effetti sono provocati dallo stile di vita, la nutrizione funzionale mira a migliorare quest'ultimo, altrimenti le alterazioni metaboliche faranno la loro strada.
Si utilizzano due approcci della Medicina Funzionale come la matrice e il protocollo delle 5-R descritti nel mio report sul COVID-19 ( www.quantumedicine.com ).
Per abbreviare, la " matrice" ( termine coniato dall' Institute of Functional Medicine, www.ifm.org ) è un sistema di raccolta dati, tale da avere un quadro il più possible completo sulle caratteristiche biologiche, compreso lo stile di vita del paziente ( sonno, rilassamento, esercizio e movimento, nutrizione, stress e relazioni) in modo da ricostruire le cause potenziali di disfunzione e poter consigliare gli approcci nutrizionali e comportamentali terapeutici.
l protocollo delle 5-R serve a gestire le disfunzioni gastrointestinali - GI-( da cui possono partire fenomeni autoimmunitari locali e globali ) e consiste nella rimozione di patogeni presenti nel tratto GI, oltre che di alimenti a cui si può essere sensibili, intolleranti e allergici; rimettere tutto ciò di cui si può essere deficitari come vitamine, minerali, acidi grassi, enzimi digestiv, bile; ripopolare il microbioma con l' uso di probiotici e cibi fermentati ( trattati nel suddetto report ); riparare il danno all' intestino secondo necessità utilizzando supplementi che lo sostengano; riequilibrio globale, esaminando l'attuale stile di vita e cercando di equilibrarlo laddove necessita, per esempio migliorare la qualità del sonno, gestire lo stress, equilibrare l' attività lavorativa, agire sul sostegno sociale e su attività che allevino lo stress. Questo protocollo è molto utile perchè fornisce un quadro per poter gestire problemi complessi che richiedono interventi nutrizionali multipli.