Questi argomenti sono trattati insieme a molti altri inerenti l'applicazione della fisica quantistica al nuovo paradigma di coscienza nel mio seminario in vendita
Scienze quantistiche e libertà di coscienza
LEGGI SPIRITUALI
2° parte
La meditazione è uno dei tanti strumenti per " connettersi " con il cosmo
Si pensa che la meditazione sia l’unico modo per connettersi con Dio. Se dici “Io mi connetto” e poi bestemmi, significa che ti sei disconnesso. Se io medito e poi non sono gentile, mi sono disconnesso. Se io medito e non pago le tasse, sono disconnesso! . La meditazione è uno dei tanti strumenti
Gli altri strumenti... avete capito quali sono? L’onestà! E’ un altro strumento. Sii onesto 24 ore su 24 e rimani connesso.
Nessuno ci dice queste cose, ci dicono solo: Medita!
Dobbiamo conoscere le leggi spirituali perché noi siamo spirito e se conosciamo le leggi spirituali ci comportiamo da esseri spirituali. Comportarsi da esseri spirituali significa non avere limiti. Significa essere creatori della nostra vita. Per questo è necessario conoscere queste leggi!
Se conosciamo le leggi
spirituali ci comportiamo da esseri spirituali e comportarsi da esseri
spirituali significa non avere limiti.
Le leggi sono molte. Non siamo abituati... le abbiamo sentite vagamente leggendo le Scritture, ma secondo me ci vogliono delle leggi per l’uomo moderno, espresse nel modo in cui ne stiamo parlando. Perché nella Bibbia ci sono! Queste leggi ci sono, ma non le capisci perché non sono per noi! Il concetto c’è ma non lo sai interpretare perché non abbiamo quella mentalità. Noi abbiamo un’altra mentalità. Ci sono esigenze diverse, che non c’erano prima.
Noi siamo un corpo fisico, in cui lo spirito è alloggiato momentaneamenteQuindi è necessario conoscere le leggi spirituali. Conoscendole viviamo in pace e tranquillità e abbiamo quello che vogliamo! Dobbiamo conoscere il libretto di istruzioni! E’ chiaro! Perchè noi siamo un corpo fisico, in cui lo spirito è alloggiato momentaneamente. Il corpo ci serve per una missione molto importante che ci serve per aumentare di frequenza e quindi avvicinarci di più a Dio. Questo è il concetto.
Come abbiamo visto nella prima parte, rispettare le leggi spirituali è una decisione individuale perché, per metterle in pratica, dobbiamo sentirlo col cuore! E poi è importante sottolineare che seguendo le leggi spirituali, nessuno ci controlla. Io sono fissato su questo fatto!
Perché parlo di libertà di coscienza? Perché io sono stato legato fin da piccolo! Legato emozionalmente, da mio padre, quindi andavo sempre alla ricerca della libertà. Quella libertà che uno pensa che sia sbagliata!
Non la libertà fisica; la libertà interiore. Capite? E come si fa a capirlo? Lo capisci quando sei grande, quando capisci che non è quel tipo di libertà che tu credevi ...
Non è fumare! E tu trasgredisci credendo di trovare la libertà ribellandoti a tuo padre! Non è quella la libertà! Quella non è libertà! Io parlo della LIBERTÀ SPIRITUALE. Gli altri che facciano quello che vogliono! Tu sei libero di fare ciò che vuoi nel rispetto spirituale. Quindi che cosa accade? Siccome siamo UNO, quello che fai interessa tutti e quindi quando agisci fai un’azione globale. Come sto facendo io! Come fate voi! Per esempio, se tu fai l’architetto che fai? Metti gli altri nelle condizioni di avere ciò che desiderano impiegando un certo senso di impegno materiale, di costruzione ecc. Non è che li devi truffare! E’ chiaro! E quindi, in questa azione, aiuti anche gli altri! Ma tu sei libero, no? Nessuno ti sta controllando: come devi fare, cosa devi fare.... il cliente ti consiglia! Ma tu dici: “Che sta a dire questo! Guardi che queste cose non stanno insieme.” Magari è ignorante in materia, o l’ha sentito dire o è fissato e tu gli dici: “Guardi, non si fa così, ma così” perché tu sei l’esperto.
Allora, diventiamo liberi e nello stesso tempo aiutiamo pure gli altri. Chi sono i primi altri? I primi altri sono i nostri familiari. Prima vengono loro! Anzi, prima veniamo noi, poi vengono i familiari e poi vengono tutti quanti. Capite?
La parola “spiritualità” non
si spiega perché non si può capire. Bisogna solo provarla!
E’ una nostra scelta. Noi possiamo parlare di spiritualità, ma non possiamo spiegarla perché la parola “spiritualità” non si spiega, non si può capire. Non è come spiegare come è fatto un computer: è una scatola, ha dei circuiti interni ecc. Sono cose difficili e non abbiamo parole per spiegarla. Bisogna solo provarla! Qualcuno può cercare di descrivertela dicendo: “Sai? Ho una sensazione di pace, di tranquillità, un’espansione di coscienza.” Ma se tu la vivi è un’altra cosa! Ce la possono dire gli altri, ma non ce la possono dare!
La prima legge spirituale è entrare nel mondo quantico-virtuale per mezzo della preghiera o della meditazioneAllora c’è la prima legge: quella di entrare nel mondo quantico-virtuale. Questa è la prima cosa che dobbiamo fare in assoluto, con la preghiera e con la meditazione. La meditazione ovviamente è meglio quella stand-by o quella japa. Va anche bene la meditazione trascendentale, se avete tempo a disposizione.
Pregare è un’altra forma importante di contatto. Dobbiamo pregare nel modo giusto però! Quindi ritrovarci in noi, andare nello stand-by noi, e fare partire l’informazione.
Per esempio ieri avete fatto i tre livelli di coscienza: quella è una preghiera! Lo sapevate? E’ un esercizio di visualizzazione ed è una preghiera!
Siamo abituati a pensare alle preghiere, quelle che sappiamo tutti! Dal Padre nostro all’Ave Maria, all’Angelo custode al Salve Regina, ma la preghiera quantica, potente, che agisce, che ti trasforma e diventi libero a livello di coscienza è quella che avete fatto ieri!
Nello stand-by non chiedete niente perché siete nel nulla, quindi assaporate lo spirito e basta. Nella preghiera che siamo abituati a fare invece c’è il materiale, mentre pregare rimanendo nello stand-by, significa agire sulle particelle quantiche.
Vi ricordate ieri, quando parlavo della fede? La fede, è un’azione sulle particelle quantiche che viene dal credere a qualcosa.
Praticamente Dio – ve lo dico per esperienza personale e chi ce l’ha avuta lo confermerà – non può fare a meno di manifestarsi. Lo capite? Altro che: “Io piccolo peccatore ecc.!”
Quando tu sei in certe condizioni, ben precise, che sono le azioni quantiche e rispetti le leggi spirituali, oppure essere puri, Dio non può fare a meno di manifestarsi. Che significa questo? Che quello che chiediamo non può fare a meno di non darcelo! E questa è una cosa stupenda!
Un’altra cosa
che ieri mi sono dimenticato di dirvi riguarda
La fede modifica gli altri! Li cambia! Cambia gli eventi, cambia l’ambiente, cambia qualsiasi cosa. Capite?
Il libero arbitrio
Cioè in poche parole... Andiamo alla mia vita, così vi porto un fatto della vita e toccate con mano: se Maria è cambiata ed è diventata connessa, è perché ho avuto fede io! Ecco cosa fa la fede! Capite qual è il grande potere della fede? E lei non poteva fare a meno di cambiare! Qualcuno mi ha chiesto allora: “E il libero arbitrio?” E io mi sono sbottonato: “Non esiste!”
E’ duro dire una cosa del genere ma lo dico qui, non lo direi mai fuori! Non esiste! Ossia, c’è il libero arbitrio! Ma a un certo livello. Perché se tu hai tanta fede all’improvviso all’altro glielo togli! Perché gli stai alterando in modo subliminale tutte le sue informazioni quantistiche. Non tutte! Quelle che tu vuoi cambiare. Non c’è il libero arbitrio! Capite? Perché noi cambiamo gli altri! Abbiamo il potere di creare la realtà, no? E quindi creiamo anche gli altri!
Non mi pare una cosa negativa! Guardiamo la cosa positiva! A questo livello, quando interviene un’intenzione forte, non c’è il libero arbitrio se si ha fede in quello che si sta facendo, perché allora le particelle subatomiche ubbidiscono!
L’emozione deve essere unita
all’intenzione
Tutto questo avviene però se c’è l’emozione unita all’intenzione. Perché vi ho detto che dovete sorridere mentre fate le visualizzazioni, dovete viverla, perché le particelle subatomiche sono più sensibili quando ciò che esprimiamo lo esprimiamo emozionalmente. Aver raggiunto l’obbiettivo. Avere avuto quelle cose materiali, quelle cose spirituali... le relazioni che desideriamo... Dobbiamo sorridere mentre le facciamo. Cioè devi essere felice!
Le particelle subatomiche vengono più influenzate da una persona che esprime emozionalmente il suo livello di coscienza rispetto a un’altra che, invece, rimane fredda. Agirà ugualmente, ma impiegherà molto più tempo. Questa è la mia esperienza. Ogni volta ho visto che è così. Provate e toccate con mano!
Le particelle subatomiche ubbidiscono, non hanno il libero arbitrioVi ho detto che le particelle subatomiche ubbidiscono, non hanno il libero arbitrio... Dov’è che non c’è il libero arbitrio? Nel mondo quantico. Allora a questo punto possiamo dire questo; chi agisce a livello quantistico toglie il libero arbitrio, perché le particelle subatomiche dicono sempre di sì, qualsiasi intenzione noi abbiamo. Dovete toccarlo con mano però. Dovete farlo perché solo allora avrete il polso della situazione: “Caspita! E’ vero!” E quindi che cosa fate? Lo rifate! Lo rifate su altre cose: sui figli! Lo rifate nel lavoro... Lo rifate perché avete visto che è così. Avete la conoscenza perché ormai sapete che è così. I circuiti ve li trovate con la pratica, facendo ogni giorno i tre livelli di coscienza e poi... toccate con mano! Così è!
Vi racconto una storiella della vita della mia famiglia. I miei figli, un bel giorno continuavano a giocare e non sentivano che la mamma li chiamava perché era pronto il pranzo. Allora Maria mi dice: “Tonino, vuoi chiamarli i bambini?” E io mi affaccio nel corridoio. La casa è lunga e quindi chi si trova in un’altra stanza non sente niente. “Bambini, a pranzo!” Passano dieci minuti e mia moglie mi chiede: “Ma, li hai chiamati?” “Si, io li ho chiamati!” Sai che ti dico, che adesso mi avvicino. Non sono andato proprio nella loro stanza, Mi sono solo avvicinato un po’: “Andrea! Riccardo! A pranzo!” e me ne sono andato. Ma loro non venivano! Allora sono andato direttamente nella loro stanza, loro erano indaffaratissimi nei loro giochi e non avevano fame. Io dico: “Andrea! Riccardo! Volete venire a pranzo! C’è la pasta che piace a te! E’ tutto pronto!” “Si, si, papà.” Io me ne vado. Passano dieci minuti e loro non erano ancora venuti. Allora ecco che agisce il sacerdote. Sono entrato nella stanza e ho detto: “Andrea, Riccardo!” E loro mi hanno guardato. “E’ pronto!” Li ho presi per le orecchie e col sorriso e con gentilezza gli ho detto: “Quando papà vi chiama, dovete venire! Ma quanto siete belli!” E loro non sapevano se ridere o piangere perché facevo così e gli facevo male però ero gentile. E poi che cosa faccio? Sempre ispirato dallo Spirito gli lascio le orecchie e gli prendo i capelli e glieli tiro, mentre gli dico: “Allora, siete d’accordo che quando papà dice uno e due, dovete venire?” Loro non sapevano se ridere o piangere, perché io ero dolce mentre parlavo. “Allora, siete d’accordo?” “Si, papà” “Va bene, amore mio! Andiamo a mangiare!” Subito vennero a mangiare. Da quel momento in poi, non l’ho più fatto e ora, appena dico “Uno!” loro sbucano da qualsiasi buco della casa e sono all’attenti. Se non vengono è perché non hanno proprio sentito! Lo dico a Maria e lei mi dice: Ma che hai fatto ai bambini? Gli hai tirato le orecchie... i capelli! Gli hai fatto male!” E io a lei: “Senti, Maria, a te ti ascoltano?” “No!” e allora? “Che soluzione hai?” Sapete come è finita? Io ero fuori e chiamo Maria e le chiedo come stanno i bambini, mi racconta che Riccardo l’aveva chiamata e lei gli aveva risposto che stava lavorando. E lui: “Mamma! Uno!” aveva capito cioè che dicendo “Uno!” l’altra persona, in questo caso la madre, doveva andare subito da loro! Non sapendo che sul piatto della bilancia ci deve essere anche un’altra cosa! Se io dico: Uno! Ti tiro le orecchie se non vieni! Da quel momento in poi se io dico “Uno!” Ovunque sia io, ovunque siamo obbediscono perché ho creato una particella. Io, mentre gli tiravo le orecchie e i capelli, li amavo! E dimostravo amore! E non è la stessa cosa che dargli un ceffone con rabbia gridando “Venite!” Io sorridevo loro, io li amavo! E loro hanno capito che l’ubbidienza è la prima legge, come sono obbediente pure io alle leggi spirituali. E non sgarro! Perché se sgarro, poi vengono date botte a me! I capelli mi verranno tirati ancora peggio! E non solo i capelli!
Dobbiamo trattare tutto quantisticamenteIl significato di tutto questo qual è? Che dobbiamo trattare tutto quantisticamente. Io ho mandato loro un messaggio subliminale e cioè “Vi amo, ma voi mi dovete rispettare!” Maria non ce la fa! E’ un problema suo! Noi così creiamo degli squilibri. Se ci sono io tutti precisi e obbedienti. Me ne vado io, tutto il contrario. Perché lei glielo permette.
Noi dobbiamo agire a un livello materiale, quantistico o non locale? Questo è il punto. Il mio scopo è spirituale: devo dare ai bambini un’informazione ben precisa! Devo creare una particella per l’ordine. Perché altrimenti, quando sono un pochino più grandi, si rovineranno perché possono fare una cosa qualsiasi... Moriranno! Come fanno molti creando incidenti andando a forte velocità, passando col rosso... Noi non dobbiamo avere il cuore debole perché il cuore debole è il dragone, non è lo spirito! Lo Spirito ama ma nello stesso tempo è deciso!
Con mia figlia invece... Quando la chiamiamo la sua frase è: “Aspetta!” e passano ore! Con lei ho usato le forbici facendole credere che le avrei tagliato i capelli. Cioè io non glieli avrei tagliati veramente, ma doveva farle credere che stavo facendo sul serio. “Quando papà ti chiama, o vieni o ti taglio i capelli!” Chiaramente io non glieli avrei tagliati però dovevo creare una particella.
La natura è spiritoIl contatto con la natura è importante perché ci mette in contatto con la non-località. La natura è spirito, è puro, è non locale, è Amore, non ha cattiveria, non è inquinata, non ha rabbia, quindi noi nella natura stiamo benissimo. Ci sentiamo bene e ce la godiamo. Quindi fai una bella passeggiata vicino al mare, ma senza portarti i pensieri del lavoro!
Astenersi dai giudiziAnche
stare con gli animali è molto importante per entrare in contatto con lo
spirito,ma una cosa che è forse più importante di tutte è: ASTENERSI DAI
GIUDIZI e questo è difficilissimo, però ne vale la pena perché i risultati sono
formidabili. Io faccio la cosa inversa. Non mi dico: “Tu non giudicare per
questa giornata!” e quindi mi do una regola, No! Non lo faccio più. Ora mi
dico: “Lo sai che non stai giudicando? Bene! Bene!” Per esempio questa mattina
ho incontrato delle persone e non ho giudicato nessuno, né il caldo, e
stamattina ha fatto molto caldo, non ho
giudicato niente, neanche chi alle
Astenersi dai giudizi è molto importante. Non giudichiamo! Invece dobbiamo apprezzare! Apprezzare! Facciamoci il lavaggio del cervello! Apprezziamo! Creiamoci delle particelle: apprezziamo! E poi i circuiti cammineranno da soli, perché noi ci abituiamo ad apprezzare.
La DecimaC’è poi un’altra legge spirituale: la decima, ossia dare la decima parte di quello che guadagniamo e di questo mi sembra che abbiamo parlato a sufficienza. Significa Ringraziare Dio per ciò che ci sta dando e Lui poi ce lo darà moltiplicato. Moltiplicato quante volte? Certamente ieri scherzavo quando dicevo: “Ma se io invece della decima do la ventesima, cioè do di più, su mille euro ne do duecento, mi arriveranno più soldi?” Non è così. Perché non dipende solo da questo il ritorno energetico! Dipende anche da altre cose. Per esempio se io non rubo! E’ inutile che io dia la decima e poi rubo, perché non mi arriverà niente! Anzi mi verrà tolto quello che ho. Avete capito? Che significa? Che le leggi dobbiamo metterle tutte in pratica!
I masterizzatori
Ieri non ho parlato dei masterizzatori e ne approfitto ora per parlarne. Masterizzare che cosa significa? Le condizioni di vita ci mettono in situazioni in cui l’uomo si rivela per quello che è. E loro ce la mettono tutta per fare rivelare l’ego del dragone! Che fanno? Ti vendono i masterizzatori!
- A che cosa serve un masterizzatore?
- A masterizzare!
- Ma a masterizzare ma che cosa?
- CD!
- Ma dove li prendi questi CD?
- Te li prestano o li compri!
Perfetto! Quindi ti vendono il masterizzatore e poi ti dicono che c’è il copy right e quindi vai contro legge se masterizzi! E tu vai in tilt. E’ un po’ come per il fumo! Ti dicono che il fumo uccide ma ti vendono le sigarette. La stessa cosa vale per gli alcolici. Si dice che l’alcol è pericolosissimo e te lo vendono! E lo permettono! Ma è un paradosso! E’ come se tu predichi una cosa e razzoli male. Qui è la stessa cosa! C’è Internet. Io mando un file di una canzone che ho a Marco per esempio, e Marco se lo ascolta. E’ giusto oppure no? Ma perché c’è Internet! Allora il punto è: è giusto Internet oppure no?
Il
fatto è che dobbiamo essere connessi!
Cosa ti dice lo Spirito, di farlo o non farlo? Non cosa ti dice tuo cugino! Il
punto è: E’ giusto o non è giusto? Il punto è questo!. Come anche
l’extracomunitario che al semaforo ti chiede i soldi. E’ giusto darglieli
oppure no? Lo Spirito che ti dice? Guardate che là è la maturità di ciascuno di
noi che ci fa muovere! Io vi dico la legge, ossia che siamo messi alla prova.
Essere messi alla prova significa dare senza chiedere niente in cambio!
L’extracomunitario che ti da? I fazzolettini, ma io non li voglio perché ne ho
già tanti. Quindi è un dare senza ricevere. Veniamo messi alla prova! Chi l’ha
capito, come me, tutti i soldi spicci se li tiene in macchina. Quando poi li
termino, dico: guarda li ho terminati! Chiaro? Oppure come mi è capitato, gli
faccio fare colazione, sempre che ho tempo. Cioè veniamo messi alla prova,
capite? Anche il discorso della decima. Ieri scherzavamo ma vi ho detto la
verità. Voi dovete pensare quando c’è una decima di tremila euro, di quattromila euro. Se tu torni
ai tuoi vecchi tempi universitari, quattromila euro per te erano una cosa
enorme. E tu dai quattromila euro di decima! Ma li dai col cuore perché sai che
quei 4000 euro sono la decima di 40.000 euro e se tu dai 4000 euro col sorriso,
con la gioia, te ne torneranno 50.000, 60.000, 70.000 euro. Il punto è: ci
credi? Agisci a livello quantico? Questo poi significa! Ci credi? Se tu hai una
base scientifica, questo ha senso farlo, ma chi non sa niente di tutto questo...
Queste basi scientifiche moltiplicano l’effetto... Tu ci credi? Come il
pensionato che deve dare i suoi miseri 60 euro. Ma è sempre la decima! Perché
lui da in base a quello che ha. Se lui sta dando 40 o 60 euro come decima, sta
dando la stessa cifra di quello che ne da
Bisogna saper ricevere i doni
della vita.
Ringraziamo per tutto. Dobbiamo accettare ciò che ci danno! Bisogna saper ricevere i doni della vita.
Onorare ogni spirito! Namasté! E’ come se dicessi: “Io ti amo e ti onoro perché sei un essere speciale come me”.
Ciò che separiamo ci
separerà, materialmente e spiritualmente
Siamo immersi nel Web Cosmico
Ciò che separiamo ci separerà, materialmente e spiritualmente.
Portatemi anche la vostra esperienza la prossima volta! Perché tutto questo è vero sono leggi eterne, non le ha fatte l’uomo quindi se io separo qualcosa, se rubo qualcosa, se ometto di fare qualcosa... sarò separato a mia volta e questa è una grande realtà. Stiamo molto attenti! Perché se io faccio una omissione o una separazione in silenzio, è da sciocchi pensare che avvenga in silenzio. Il cosmo lo sa! E quindi mi da delle lezioni per farmi capire che non lo devo fare. Non perché vuole dare delle lezioni il Cosmo a noi! Il fondo è che noi siamo qui per crescere! E siamo immersi nel Web del Cosmo. Se tu “tiri” una legge Cosmica il Cosmo dall’altra parte deve tirare nell’altro senso perché deve ristabilire l’equilibrio. Io portavo tempo fa un esempio: al supermercato non ci sono videocamere. Vedo una cosina piccolina che mi piace, per esempio una spuma da barba piccola, buona! Mi piace,ma passo dei guai se la rubo! Ma non con quelli del supermercato! Passo dei guai col Cosmo! Con gli altri, con quelli che non mi pagano, in qualsiasi altro modo ci sarà un riequilibrio cosmico. Lo capite? Questo è fondamentale!
Qualcuno domanda: Ma se io non lo so questo, ugualmente il cosmo riequilibria?...
Il problema non è questo. Il problema è che il cosmo vive a un tipo di frequenza diverso dal “se io non lo so”, dal dragone. Il cosmo è perfetto!” Comunque uno agisca, conoscendo le leggi o non conoscendole, lui si muove sempre con le stesse regole. Non c’è la raccomandazione della contravvenzione! Cioè che prima contravvieni al Codice Stradale e poi vai da un amico a farti togliere la contravvenzione! Col Cosmo non esiste perché siamo oltre l’uomo e meno male!
Una frase molto interessante è questa: “Nell’ignoranza non c’è salvezza!” Quindi dovete istruirvi! Proprio perché si hanno queste esperienze si dovrebbe andare a istruirsi! Così non ci ricadi più. Prima io pensavo: Lo stato fa le sue leggi, ma non sono leggi cosmiche. Ma non è così perché nel momento in cui sancisce qualcosa è come se quel qualcosa venisse recepito in tutto il Cosmo e qualunque cosa si faccia contro lo si sta squilibrando. Io pensavo invece che le magagne dello stato non avessero niente a che vedere con la rete web cosmica. E’ sciocco pensare così quando abbiamo detto che siamo uno. Io non posso dire: lo stato è cattivo quindi mi posso permettere di non pagare il 740, lavorare in nero, ecc. No! Perché nel momento in cui viene sancito qualcosa già è legge. Non è legge cosmica! Ma è una forza che sta partendo e quindi è un fiume. E’ come se avesse messo in moto la corrente di un fiume! Capite? Se io contravvengo è come se andassi controcorrente, con le conseguenze che questo comporta. Allora, qual è il punto principale? Ti imbrogliano? Ama! Ti schiaffeggiano? Ama! Ti violentano? Ama! Ti offendono? Ama! Ti rubano? Ama! Questo è il “libretto di istruzioni” per vivere in questo mondo.
Le leggi dello Stato
Ora passiamo alla seconda parte delle leggi spirituali, però prima desidero precisare qualcosa riguardo alle leggi dello stato. Nel momento in cui vengono messe nella legge ufficiale è come se lo Stato avesse preso una grande quantità di energia cosmica, dove tutti siamo dentro! Noi italiani, ci siamo tutti dentro! E quindi siamo immersi in questa rete, nelle varie situazioni in cui ci troviamo.
Non ti piace ‘sta storia? Ama! Ti danno pugni in faccia? Ama! Sapete perché? Perché la realtà la creiamo nella nostra mente e dobbiamo essere una mente superiore. Vi ricordate il concetto di mente superiore? Cos’è una mente superiore? In pratica che significa? Significa che, non importa che cosa accade nella tua vita, tu hai sempre presente il “Come se hai già realizzato quello che vuoi tu!” Io cosa voglio realizzato? Una bella vita, florida economicamente, spiritualmente, materialmente, con la mia famiglia... perfetto! Cosa devo fare? Devo fare questo, devo fare quest’altro... Perfetto! Non importa quello che mi fanno! Vi ricordate quando vi ho parlato di quel medico che in un campo di concentramento vedeva la bellezza in una testa di pesce putrefacente immersa in acqua sporchissima? Come faceva? La mente superiore! Non è facile! Ma quello è il risultato! Perché è come se tu agissi a livello quantistico con le particelle subatomiche, qualunque cosa ti distolga! Anche ciò che magari prima ti offendeva!
Essere nella mente superiore
Mente superiore dobbiamo essere! Tu come sai cosa c’è dietro quello che accade ad un altro? Non lo puoi sapere! Mente superiore! Non lo puoi sapere. Quando tu guardi il telegiornale e vedi che ci sono brutte cose... a parte che non lo devi vedere, però se tu ci sei, te lo vedi e non ci puoi fare niente... devi dirti che ognuno ha il suo karma ognuno ha la sua strada. Tu hai la tua strada. Anche te saresti stata colpito dallo tzunami se fossi nato in Indonesia, ma tu non ci sei nato... è un equilibrio loro! Capisci? Non è il tuo! Ma se tu ti fai influenzare passi una brutta giornata! Cioè puoi stare per una settimana a pensare alla stessa cosa creando energie negative nell’ambiente in cui vivi, nella famiglia. Corriamo il rischio di essere fagocitati in un’altra rete che non ci appartiene. Sono reti, equilibri energetici frequenziali che non sono nostri! Noi dobbiamo mandare luce alle anime. Abbiamo acceso tutti quanti le candele quando sono arrivati i messaggi SMS. L’abbiamo fatto!Stop! Non è il tuo livello di vita vibrazionale web. Tu hai un altro web. Quindi per questo bisogna essere con la mente superiore. Per esempio: decido che desidero che mio marito si trasformi. Giusto? Tu nella tua mente devi vederlo già trasformato! Lui tira colpi? Tu dici: “Namasté” Perché se cadi rovini tutto perché le particelle subatomiche non lo influenzeranno più. E’ ovvio che la coscienza materiale ti da un tipo di interpretazione.
Noi siamo coscienza
quantistica e non-locale.
Ma noi non siamo coscienza materiale. Noi siamo coscienza quantistica e non-locale e questo ci permette di avere un’altra interpretazione dei fatti. E qual è un’altra interpretazione? E’ quella della tua missione! E’ quella di ciò che tu hai capito!
Ognuno crea la propria realtà.
Ognuno crea la propria realtà! Punto e basta! Se vedi una cosa in un’altra parte del mondo: hanno creato la loro realtà. Stop! Non è la mia! Io mi creo un’altra realtà! Questo è molto importante! Questa è la mente superiore! Ossia, avere nella mente il realizzato. Nel caso per esempio che tu scegli che le tue opere valgono 300 euro, non ci deve essere nessuno che ti può entrare dentro e dire “è poco”, “è tanto” ecc. Capite? La mente deve essere superiore, anche se si riunisce tutta la critica italiana e ti dicono tutti la stessa cosa! Allora tu devi dire: E’ come dico io! Questa è la mente superiore! capite? Solo così tu raggiungi gli obbiettivi!
Se non riuscite a capire questo. Fate così: Aprite il cuore, prendete le informazioni e stop! Altrimenti esce fuori il tuo dragone e sporca, inquina una cosa che non bisogna inquinare! Per esempio quando io organizzo un seminario non ho uno scopo su quelle persone! Il mio unico scopo è di dar loro la libertà di coscienza! Poi se entrano in vibrazione con le particelle mie o le particelle sue o le particelle del posto e allora chiedono informazioni... voglio fare un altro seminario... Ma io non l’ho fatto con quello scopo. Nel momento in cui io incominciassi a pensare in quel modo inquinerei la purezza dell’informazione quantistica perché diventa un’altra ’informazione, del dragone, che agisce sempre sulle particelle subatomiche e fa danno. Capite? Pensare in questo modo significa scendere di frequenza. E questo non lo si deve fare. Accade quando non si ha un proprio obiettivo elevato. Perché se hai un obiettivo elevato, vivi in quell’obiettivo, non scendi più di frequenza! Se scendi, te ne accorgi subito e subito sali!
Il karma
Qualsiasi cosa fai collassi
una probabilità.
Adesso andiamo alla legge di azione e reazione, chiamata karma. Questa è basata sempre sulla legge di attrazione. Sono tutte leggi che girano attorno, in un modo o in un altro, alla legge di attrazione.
La legge di azione e reazione che cosa dice? Che se tu stiri il Web cosmico da un lato, lui per equilibrarsi ti stira da un altro lato! Quindi qualsiasi cosa tu fai collassi una probabilità e quella probabilità ha le sue conseguenze. Niente accade senza che ci siano conseguenze. Che significa questo? Che se io creo un caffé, una tazzina di caffé e poi mi brucia lo stomaco, ho fatto un karma perché ho creato un’azione (il caffé) e una reazione (bruciore allo stomaco). Se io fumo una sigaretta, ho creato un karma. Noi siamo abituati, nell’immaginario collettivo di chi si occupa di queste cose, di legarlo alla reincarnazione e quindi a un’altra vita, pensare cioè che tu ti porti dietro le conseguenze in questa vita. Il Karma è un riflesso condizionato. Quindi se crediamo a un’altra vita, anche quello è un karma, certo! Ma la parola ha un significato molto più esteso. Se tu dai senza chiedere niente in cambio crei un karma che ti ritornerà moltiplicando quello che dai. Un boomerang!
Se do la decima con tutto il cuore creo un karma. A volte io visualizzo che sto dando una certa cifra e poi, dopo qualche mese accade. Dico questo per far capire questo. Cioè dare 2000 euro di decima in più significa per me averne guadagnati 20.000. Ma io non li faccio questi conti, perché so che quei soldi verranno utilizzati per le alluvioni, i tifoni, ... ecc. Anche se io non glieli do direttamente, c’è un’organizzazione che glieli da, in tutto il mondo. Quindi quando c’è stato lo tzunami per esempio, ci sono stati degli interventi e io ho partecipato! Perché do la decima a un’organizzazione che lavora in tutto il mondo. Ed è una cosa stupenda! Quindi io dico: Mi aiuti a dare di più? Anche perché l’Universo, quando noi chiediamo: “Come posso servirti?” – e lo vedremo poi nell’ultima legge – L’Universo ci risponde subito (lo sentiamo col cuore) e ci dice: “E io come posso servirti?” Subito ce lo dice, solo che noi non abbiamo “quelle” orecchie per sentire.
Dobbiamo avere un nuovo modo di ragionareCapite? Perché siamo UNO. Quando io dico: “Come posso servirti?” è come se io dicessi a me stesso: “Come posso servirmi?” Capite? Dovete entrare in questo modo di ragionare. Dovete abbandonare il vecchio modo piano piano. Dobbiamo avere un nuovo modo di ragionare, di vedere il lavoro, di vedere gli altri..
Non possiamo staccare un seminario dagli altri, perché che senso ha? Tutto è UNO. Se tu vuoi ottenere un pianoforte, ci vogliono seimila euro. Io ottengo quello che voglio ma debbo pagarlo. Non me lo regalano, chiaro? Ora, se io ottengo quello che voglio e una terapia la regalo, non c’è niente di male, capito? Ma se io non ottengo quello che voglio e ho i soldi limitati e io regalo una terapia, allora... “gatta ci cova!” Ci può essere: 1° un non sentirsi all’altezza; 2° avere la particella del “non meritare”; 3° non sentirsi dei professionisti; 4° significa rifiutare ciò che l’Universo ti da.
Nel caso di terapeuti o di operatori, purtroppo lo stato li fa sentire in colpa! Perché per esercitare non è necessaria la laurea! Quindi un terapeuta non è come un medico! Allora può accadere che senta un senso di inferiorità. Per esempio io ho conosciuto una pranoterapisti molto brava che aveva lo spirito di povertà. Io le ho chiesto: “Ma tu quanto prendi?” “Mi faccio dare 20 euro”. E io le ho chiesto: “Ma stanno bene quando tu fai loro pranoterapia?” “UH! Come no? Sai molta gente... così.... molta gente cosà!” Quindi è una cosa seria e lei sta lavorando. Io le ho chiesto allora: “Perché non chiedi 80-100 euro?” “No! Non verrebbero più da me!”
Guardate che qui c’è un meccanismo perverso: poca autostima, paura, e quando c’è la paura c’è la mancanza di fede; non azione quantica perché, anche se ha fatto i seminari, non agisce a livello quantico e un “non meritare”. Sapete perché questa persona pensava di non meritare? Ai tempi della guerra, suo padre, che era comunista, tutti i soldi che guadagnava li dava agli altri perché la mentalità comunista è quella della parità sociale. Ma non è che lui prima pensava alla famiglia e poi il sovrappiù lo dava agli altri! No! Alla famiglia non dava. A stento mangiavano, perché ripeteva sempre: prima meritano gli altri! E l’ha rovinata a vita!
I casi sono ovviamente diversi, sono molteplici. Ogni singolo caso è a se. Il fatto è che i soldi risentono delle stesse leggi spirituali che stiamo studiando e quindi è come se tu non ricevi i doni della vita, perché tu stai dando! Dirò una cosa che per alcuni può essere molto importante. Molti furbi – i dragoni chiaramente! – interpretano a loro modo Gesù Cristo, interpretano a loro modo San Francesco! E quindi che cosa fanno? Fanno una grande divisione – siamo sempre nel mondo del dragone – fra la spiritualità e i soldi. Vi ricordate che ho detto che qualsiasi cosa separa è del dragone? Qualsiasi cosa unisce è dello spirito? Loro le separano queste cose, perché pensano che i soldi siano delle cose basse... i poveri allocchi, non sanno che anche lì c’è Dio e che risentono della legge di Dio e quindi prendono, per appoggiare le loro tesi, San Francesco! Oppure quelle frasi storpiate molto bene dai boss: “L’ha detto Gesù Cristo!” Perché? Perché nel momento in cui tu chiedi per una terapia 100 euro, tu stai ricevendo dallo spirito. Capisci? Non stai ricevendo soldi! E quella persona ti sta onorando dandoti cento euro. Se non te li da vuol dire che quella persona è un dragone che vuole approfittare di te e dei tuoi sensi di colpa e della tua bassa autostima! A meno che tu non ti giustifichi, non vuoi mascherare la tua poca autostima dicendo: No! Io faccio del bene e non voglio i soldi!” Ma è una cosa sincera? Tu sei a posto? Sei tranquilla? Noi dobbiamo capire questo!
Quando mi dicevano: “Ma tu questi seminari non dovresti farli gratis?” Mi offendevano! Questo è un discorso di separazione! Tu mi stai separando i soldi dallo spirito! E io non voglio scendere nella fognatura a rintanarmi in quel modo! Ne sono uscito già da anni fuori! Ho vibrato e vibro più in alto! La spiritualità non la puoi fare se non ci sono soldi! E i soldi (soldi puliti!) senza spiritualità non li puoi fare! I soldi sporchi sono quelli fatti sfruttando il prossimo, con assegni post-datati non coperti ecc.. quelli sono soldi sporchi. Per fare soldi puliti ci vuole la spiritualità. Nei soldi c’è Dio! Quindi se tu dici che i soldi sono sporchi, tu stai dicendo che Dio è sporco! E’ un’offesa. Non offendetemi più! Però chi ci sta ascoltando le sa queste cose? La capisce la risposta?
Le leggi spirituali creano
sempre unione.
Certo, chi vuole ricominciare da zero e mettere in pratica queste leggi deve passare attraverso le forche caudine! Praticamente l’energia che tu devi dare non la puoi dare in un altro modo! Non è che se io sono gentile con una persona sto controbilanciando ciò che le ho tolto, che sono i debiti che ho con lei! Io la devo ripagare con i soldi! Anzi devo utilizzare le forze spirituali per trovarli! Quindi creando, inventandomi un lavoro! Cioè utilizzare la spiritualità per andare a ripristinare quel flusso che ho bloccato perché sono in fase negativa! Le leggi spirituali creano sempre unione. Mai separazione! Io ai miei figli non gli lascio case! Lascio loro i segreti!
Quindi noi dobbiamo equilibrare e conoscere tutte queste cose e questo è fondamentale. Mio padre, per esempio, era bloccato riguardo ai soldi. E lo vedevo! All’inizio, quando io incominciai a lavorare e le persone mi chiedevano: “Quanto pago?” Ma io ero un temporale! Sudore! Battito cardiaco accelerato! Non mi usciva una parola. “E che gli dico?” Perché io sapevo quanto dovevo dirgli! Allora pagavo questo turbamento interiore facendo pagare cinquanta o cento mila lire in meno. Se all’altro io gli avessi detto la cifra vera, lui sarebbe ritornato lo stesso! Questo argomento comunque lo toccheremo quando faremo il seminario sui soldi.
Il mondo è come noi pensiamo che sia!
Il mondo è come noi pensiamo che sia! E questo che significa? Che siamo noi che creiamo la nostra realtà. Quindi il tuo valore è come pensi tu che sia. Se tu pensi di valere poco, va bene! Vali poco? Va bene! E le particelle ti faranno valere poco e ti manderanno persone che ti vogliono dare poco!
Un’altra cosa molto bella che ho appreso è che la coscienza dice sempre di sì. Qualsiasi cosa dice: si! Tu non meriti perché non vuoi meritare? Ok! Va bene! Ti porterà a situazioni in cui tu continuerai a non meritare
Dio ci risponde sempre di sì.
Se invece tu ti senti di valere e dici: No! Io mi sento di valere e quindi da oggi così! La coscienza dice: “Perfetto!” E ti crea delle situazioni in cui tu puoi farti valere. Siccome la coscienza non giudica perché non ha il libero arbitrio, dice: “Va bene!” Sei in confusione? Sei in confusione! E io ti creo confusione. Capisci? E’ il genio della lampada! Là c’era la lampada che limitava i desideri a tre. Qua invece ne possiamo avere quanti ne vogliamo noi! Dio ci risponde sempre di sì.
Allora, il mondo è come pensiamo noi che sia! La nostra famiglia è come pensiamo noi che sia! La nostra scuola di scienza quantistiche è cosa pensiamo noi che sia! Se tu vuoi non è buona, se tu vuoi che sia ottima sarà ottima! Cioè noi creiamo le informazioni quantiche!
Se io penso che il mio lavoro vale zero, io avrò zero! Se penso che vale mille, avrò mille! E’ così che funziona! La legge dell’attrazione! Il karma!
Se la scelta è dettata dal dragone la vita è un disastroQuindi: l’osservatore crea la propria realtà. Ogni scelta mette in moto un meccanismo cosmico. La scelta sarà olistica, cioè positiva per tutti oppure la scelta è del tipo: ‹io che ci guadagno?› Quest’ultima scelta viene dal dragone, dall’ego. Allora, se la scelta è dettata dal dragone la vita è un disastro e infatti la vita è un disastro.
Quando qualcuno mi chiede: Come stai? Io, dentro di me faccio una specie di frullato rapido. A lui gli dico: “Bene!” Poi guardo dentro di me e mi dico: “Ma io ho tutto quello che voglio! Io sono felice perché creo io la mia felicità, la mia giornata me la creo io! La mia vita me la creo io! Quindi come devo stare? Benissimo!” Oppure quando qualcuno mi dice: “Ti auguro una bella giornata!” Io che già so che cosa farò in quella giornata (ossia i miracoli!) dentro di me dico: “Certo che sarà una buona giornata!” A lui gli dico: “Grazie!” ma dentro di me io so che cosa farò, perché lo sto creando io! Perché se io dico: Sto male, vuol dire che io qualche legge la sto truffando! O non sto meditando, o sto rubando o voglio fare il furbetto... tanto il Cosmo se ne accorge! E’ inutile che fai il furbetto!,... Cioè qua dobbiamo essere forti perché abbiamo dei grossi compiti. Quindi dobbiamo essere puri.
La legge della sincronicità.
La legge delle sincronicità. E’ molto bella! Approfondiamola!
Sia fatta
L’argomento del destino sincronico, lo approfondiamo al secondo anno.
Accettare
il momento presente, vivendo nel qui e ora. Che significa? Semplice! Significa che quello che accade è
il risultato di input. Non è il
risultato di casualità, ma è il risultato di input. Chi li ha creati? Tutti! Quindi, qualsiasi cosa accade è
perfetta! Perché? Perché è il risultato di input
che ho mandato io! Che ha mandato la particella o le particelle, che ha mandato
mio padre, mia madre, la televisione...
cioè è il risultato che ho mandato io e quindi noi abbiamo un miscuglio di
fatti nella vita. Alcuni sono spirituali, ma non li riconosciamo. Altri li
riconosciamo ma ci rimaniamo male. “Ma guarda che mi è successo!” “Ma tutte a
me capitano!” Perché tu stai mandando informazioni. Le particelle quantistiche
obbediscono. Allora quando tu te li vedi nella vita, non te la devi prendere, anzi devi dire:
“Aspetta! Che ho combinato?” Perché sennò si ripetono queste cose! Intanto
accetta! “Sia fatta
E’ perché ho un senso di inferiorità? E’ perché a casa mia si batteva sulla povertà in continuazione? E’ perché mi arrabbio facilmente, perché sono permaloso? Perché sono orgoglioso? Perché mi sento superiore agli altri? Cioè insomma devi trovare un motivo perché sennò quegli eventi si ripresentano continuamente, periodicamente. Poi è brutto quando sono insieme due, tre, quattro, cinque... è così che capita! Mai una cosa capita da sola! Perché noi mandiamo alle particelle subatomiche tante informazioni. Anzi siamo fortunati che capitano due o tre eventi e non diecimila! E quando dico che c’è da prendersi la responsabilità del qui ed ora significa: basta essere succubi degli eventi! Io li voglio creare da me! Ebbene sappiate che questa è un arte e nell’arte il destino si fa. E’ un’arte! Ci vogliono anni per impararla! Noi lo faremo in otto incontri ma poi dovete fare pratica, poi li provocate voi gli eventi sincronici! Volete che qualcuno cambi? Ve l’ho detto! Avete la base, il know how, mettetelo in pratica e vedrete che quella persona cambia! La situazione cambia! E’ così! Anche se gli altri continueranno a lamentarsi sempre! Ma che importa! Loro, purtroppo poverini, non le sanno queste cose. Non vengono ai seminari! Oppure che mi ascoltino quando do qualche consiglio! Bisogna lasciarli vivere alla loro frequenza. Io, mente superiore, non mi faccio influenzare da te, ne da quell’altro, né dal giornale, né dalla TV. Perché? Perché la sto creando io la mia vita! Questo è importante!
Difatti le preoccupazioni cessano! Una persona che crea i propri eventi sincronici, che problemi ha? Tutto quello che le accade è programmato!
Allora: Non voler convincere gli altri perché loro possono darci informazioni sincroniche. Se io convinco una persona di una certa cosa, significa che non voglio sentire il suo parere! Ma il suo parere potrebbe essere un evento sincronico! Cioè quella persona potrebbe essere messa là per darmi un’informazione. Se le voglio imporre le mie idee, non me la darà quell’informazione!
Voler convincere gli
altri significa giudicarli.
Convincere gli altri è come se io giudico l’altro e penso: “Questo non capisce niente! Ora gliela dico io la cosa!” E qui uso parole in quantità per convincerlo! State attenti perché l’altra persona può essere una pedina del Cosmo venuta apposta là per darci un’informazione, anche subliminale.
La Carità è uno strumento rapido per connettersiPer esempio, come vi dicevo prima, quelli che chiedono soldi ai semafori, mandano messaggi subliminali di carità. Sapete che cos’è la carità? Paolo in Corinzi 17 parla della carità ed è qualcosa che uno rimane a bocca aperta. Questa è a carità! Per carità tu a qualcuno gli dai un tozzo di pane, gli dai un ceffone,... no! La carità è quando noi non ci inorgogliamo! La carità accetta tutto, sopporta tutto... La carità è uno strumento rapido per connettersi! La persona che mi viene a lavare i vetri della macchina... come non glieli do i soldi? Se ho un euro gli do un euro, se ne ho 10 gliene do dieci! E’ l’universo che ci mette alla prova! Lui con quei dieci non ci fa molto, ma tu sai che cosa stai facendo! In che dimensione ti stai trovando! Quindi non li stai dando a lui, li stai dando a Dio, tramite lui! E’ Dio che ti sta mettendo alla prova: se hai carità. Ossia se hai amore.
Hai amore? Avrai amore! Questo è un karma! Vuoi gioia? Dai gioia! Vuoi essere felice? Rendi felici gli altri! E’ matematica! E’ un karma! Per esempio io amo molto fare i corsi sui soldi perché aiutando gli altri a fare soldi, a me arrivano più soldi. Ma non da quelli che fanno il seminario, mi arrivano da altri, da altre cose. Cioè non lo faccio per questo, però rientra nel calderone del karma.
Il destino sincronico è provocato dalle coincidenzePensate che il libro “Diventa leader della tua vita” è un manuale per eccellenza del destino sincronico! Le sincronicità sono le coincidenze. Il destino sincronico è provocato dalle coincidenze! E’ un’altra cosa! Quindi dobbiamo stare attenti agli eventi sincronici, ma il punto qual è? Come faccio io a capire glie eventi sincronici? A sapere che un evento sincronico è mio? Magari è un tramite che mi porterà a un altro evento sincronico! Ma come faccio a capirlo? Devo essere connesso! Questo è l’unico modo.
Vedete che ripetiamo sempre la stessa cosa? Essere connessi! Essere connessi! Si! Perché là è la chiave! Dobbiamo avere gli strumenti mentre siamo connessi. Noi comprendiamo quando c’è qualcosa che diciamo: “Ma scusa, io vi ho chiesto questo, particelle, e voi mi state dando quest’altra cosa! Che cosa sta succedendo?” Allora capisci che magari, per arrivare dove vuoi tu, devi fare una strada un po’ più lunghetta! Ci vuole qualche anno in più. Però arriverai alla grande perché gli eventi sincronici si stanno preparando! Noi non ne sappiamo niente di quello che accade intorno a noi, della comunicazione delle particelle, che è continua e avviene già nel nostro corpo! Anche a livello di universo è la stessa cosa, perché anche a livello di universo avvengono queste comunicazioni e noi dobbiamo essere pazienti. Perché ci arriverà poi la situazione o l’oggetto che vogliamo noi, infiocchettato! Ma dobbiamo essere pazienti e non avere fretta.
La Legge della creazioneLa legge della creazione. Creare! Già abbiamo visto che l’osservatore crea la sua realtà e qua cito un passo del Vangelo: Marco 11,24: “Tutto quello che chiedete pregando, cioè a livello di coscienza – credete di averlo già ottenuto....” Dovete sorridere! Dovete essere felici... ecc. “e vi avverrà!” Infatti certe volte io rimango a bocca aperta, perché Gesù dice: “Tutto quello” non dice: “parte di quello che vuoi” e non solo! Ma ti dice: “Ti avverrà”. Non dice “forse ti avverrà”. No, no, no! E’ categorico! Guardate che qua, c’è un grande segreto che è quello che abbiamo fatto con i livelli di coscienza.
Allora: legge della creazione! Bisogna avere una visione. Che cos’è una visione? Una visione è ciò per cui noi viviamo. Stavo per dire ciò per cui noi siamo su questo pianeta. Invece no, perché noi viviamo pure dopo, quindi la visione è a lunga gittata e allora mi sono corretto e ho detto; ciò per cui noi siamo. Io perché sono? Perché esisto? Ma non come fisico! Come essere spirituale. Perché esisto?
Riprenderemo il discorso quando parleremo del destino sincronico. Allora, perché sono qui? Intendiamo qui sul pianeta, ma dovremmo intendere qui nell’Universo. Perché sono qui? Cosa devo fare? Già il fatto stesso di chiedertelo ti mette nelle condizioni di non sopravvivere alla giornata e di non fare come quello che ha figli, si sposa, lavora, lascia i figli e la casa e se ne va e è finita la storia della vita. No! Non deve essere così! Non può essere così, perché noi dobbiamo avere uno scopo elevato! Sapete che ciascuno di noi può essere un inventore! Gli inventori che cosa fanno? Canalizzano! Ossia, si mettono in contatto, magari con più semplicità degli altri, si mettono in contatto con la non-località e si prendono le idee e le mettono in pratica. Ma tutti abbiamo la non-località dentro! Tutti possiamo chiedere come aiutare gli altri! “Come possiamo aiutare gli altri?” “Cosa posso fare per la società?” Questa è la visione. “Cosa posso fare per il pianeta?
Tutti abbiamo la non-località
dentro!
Avrei voluto far parte del film “What the bleep” perché quello è un evento cosmico molto forte, capite? Vorrei anch’io sentirmi parte del film. Non lo posso fare e allora lo faccio così: parlandone, facendo le riunioni, aprendo il sito ecc... Perché è un evento cosmico. Puoi chiedermi: “Ma, scusa non sei anche tu nel cosmo?” “Si” ma io sono uno, con voi diventiamo quindici, ma questi ne vanno a prendere di gente! Quindi hanno un maggiore effetto! Ma non è che provo invidia! Mi sarebbe piaciuto avere quell’entità di effetto! Vuol dire che per me va bene così. Siamo umili! Anzi aiutiamo a diffondere il film!
Avere una visione! Quella è una visione. Quello là che si è licenziato dalla Compagnia di Fastweb (erano tre soci) perché ha preso una grossa quantità di soldi, lui aveva una visione Se non avesse avuto una visione non li avrebbe investiti... Li avrebbe investiti in borsa, se li sarebbe spesi in giro per il mondo, invece li ha investiti in una visione e l’Universo gli ha dato i due che avevano la stessa visione. Capite come sono belli questi eventi sincronici? E chi hanno chiamato? Hanno chiamato il meglio e hanno avuto solo l’imbarazzo della scelta!
Per avere una visione ti devi connettereDobbiamo avere una visione! Che visione hai tu? Quando qualcuno dice: “Sai, mi piacerebbe avere un motoscafo!” Ma tu che visione hai affinché ti arrivi il motoscafo? E non sbagli! “Come che visione ho?” “Che c’entra la visione col motoscafo?” No! Perché la visione ti da tanta di quella energia che ti arriverà il motoscafo! Poi il motoscafo, è secondario il motoscafo ti deve servire per servire gli altri! Gli fai fare un bel giretto! Li fai divertire! Allora, è chiaro che la visione è importante?
Per avere una visione ti devi connettere!
Attenzione e intenzione
L’intenzione e l’attenzione devono essere costanti. Traduciamo questo concetto in termini scientifici! La particella deve essere bombardata in continuazione, perché appena tu non la bombardi un giorno ti capita come a me: si ferma tutto! Questo non si fa in termini di coscienza. Tu sei connesso, a occhi chiusi e stai parlando con le particelle subatomiche.
La passione è una calamita di
energia cosmica
Quando tu hai una visione, qualunque cosa fai sei allegro! Io stamattina stavo male. Mi avete visto triste? Quando c’è questo, tu dai l’energia perché ti appassioni e la passione è una calamita di energia cosmica! E tu ne dai! Ne dai tantissima. Non sto li a dire: “Questo glielo dico, questo non glielo dico! No, questo me lo tengo per me, non glielo voglio dire!”
Attenzione e intenzione costanti su ciò che vogliamo avere e sulla visione! Bisogna cominciare a immettere nel mondo quantistico i nostri desideri e cominciare ad avere dei risultati! Lo sapete già. Sono i livelli di coscienza che abbiamo fatto ieri! Avere fede nel meccanismo della fede.
(Domanda di un partecipante): Ma la fede non si può descrivere. Un po’
come l’amore che non si può descrivere, si può solo provare!
La fede è una grande forza
quantistica che smuove il cosmo e si basa su meccanismi scientifici.
No, noi ora abbiamo la definizione di fede, alla maniera di Gaetano Conforto, alla maniera quantistica! Giusto? E’ una grande forza quantistica che ti smuove il cosmo e si basa su meccanismi scientifici. Stop! Questa è la fede in grado di apportare variazioni e modifiche... Un terremoto ti può portare!
La legge della fede! La legge della fede che dice? Distaccandoci – e questa è una cosa molto importante – distaccandoci dall’avere qualcosa, ma desiderandola fortemente, l’otterremo. Che significa questo? Questo è fondamentale! Quando io mi attacco nell’avere qualcosa, è perché ho paura di perderla e quindi è un comportamento e un gesto del dragone! Un gesto dell’ego. Significa che non ho fede! Se invece io mi distacco dall’avere qualcosa che significa? Che ci pensa il Cosmo, la rete sincronica del cosmo a farmelo avere. Se tu mi vuoi fare avere qualcosa di meglio bene! Ma io non mi attacco! Perché? Sapete qual è il punto? L’attaccamento a qualcosa, a qualsiasi cosa: alla moglie, ai figli, ai soldi, al lavoro ecc., l’attaccamento in se, non fa altro che inquinare l’azione cosmica. Capite che cosa fa? E’ un inquinamento! E’ un’informazione che sballa il delicato equilibrio che si sta creando a livello di eventi sincronici invisibili che mi porteranno, a me, una soluzione! Se io mi attacco, li mando in tilt! Cioè è come se io blocco gli eventi che stanno procedendo! Invece se ci distacchiamo, li lasciamo lavorare! Questo è molto importante! Questa è una cosa molto bella che non ho mai detto!
L’incertezza... che cos’è l’incertezza? E’ la libertà dalla prigione del conosciuto e l’affidarsi all’intelligenza cosmica che è carica di soluzioni olistiche. L’incertezza è questo!
Quando io venni a Milano nel ’92, per la prima volta, a me mi compariva il Duomo in meditazione. Dopo cinque o sei giorni ho capito! “Debbo andare a Milano!” Ma io là non conoscevo nessuno! Quindi vi potete immaginare gli attacchi, non del dragone, ma della disperazione di mia moglie (eravamo appena sposati) per il fatto che io dovevo andare a Milano!| Ne parlo con i miei:
- Ma
dove stai andando?
-
A Milano!
-
Ma conosci
qualcuno?
-
No!
-
Ma è da ospedale
psichiatrico!
Ma io avevo fede perché mi aveva parlato! Ed era incertezza teoricamente, ma certezza in effetti perché sapevo che quella era una comunicazione! Era incertezza per chi non aveva la comunicazione! Perché dicevano: “Ma lì non conosci nessuno! Qua hai il lavoro!”
Chi vive nel mondo materiale e non è connesso in quel momento come te o anche se è connesso , non lo sa quello che tu stai ricevendo! Perché dovrebbe connettersi contemporaneamente sulla stessa frequenza, ma è difficile! Difatti quando sono arrivato a Milano ero nell’incertezza. Sono arrivato al Duomo. Ho sentito una voce che mi diceva “Vieni!” e io sono andato. Dove mi ha portato la voce? Dietro il Duomo dove c’erano le edizioni Paoline e ho visto dei libri messi bene, tutti puliti puliti, quelli piccolini azzurri e ho chiesto: “Che, devo prendere un libro di questi?” La mano mi va sul libro “Chiamati all’amore”. Il capitolo 3 (o forse 4 mi ha stravolto, mi ha dato un’informazione e io ho fatto un salto quantico! Io sono cambiato totalmente. Poi ho conosciuto molte persone stupende, ed infatti io ho lavorato tantissimo! Ho fatto visite, ho fatto seminari... Anni e anni! Stavo quindici giorni qua e quindici giorni a Siracusa! Ma mi sono mosso per fede. Ero lì per fede! Ma la fede per me non è incertezza, è sicurezza, perché so dove sto andando e chi mi sta chiamando. Capite?
L’incertezza è la libertà dalla visione del conosciuto e l’affidarsi all’intelligenza cosmica (Io mi affidavo a Dio) che è carica di soluzioni. Cioè ne ha tante! Ma noi dobbiamo essere un po’ come i cani da tartufo. Noi dobbiamo essere cani da eventi sincronici! Annusare l’evento sincronico! Ma per fare questo dobbiamo conoscerlo! Perché se non apriamo i circuiti, gli eventi sincronici ci possono stare davanti e non li vediamo. Inoltre non bisogna imporre le proprie idee o soluzioni in quanto non ci sarebbe la complicità cosmica! Perché se io impongo è un gesto di paura, un gesto di dominio, un gesto del dragone! Non è più il gesto di un connesso! Io non devo imporre, io devo dire le mie idee e basta! Non imporle! Devi fare così! Dobbiamo dirle le idee e non imporle perché chiunque è un evento sincronico e non possiamo bruciarlo con la nostra voglia di potere e la nostra voglia di convincimento!
Immergersi nelle sincronicità cosmiche. Noi troveremo veramente la magia e la bellezza della vita perché rimarrete a bocca aperta! Ogni volta che faccio il destino sincronico, tutti – proprio tutti – quelli che fanno il seminario, un giorno dopo, due giorni dopo, cominciano a essere bombardati da eventi sincronici. Ma perché? Perché prima non c’erano? No! Perché ora conoscono! Perché gli ho aperto gli occhi!
E ora l’ultima legge! La legge della missione! Essere connessi significa essere nello stand-by. Per esempio: quando tu vai al lavoro. Entri. Vedi la collega che non la sopporti più. Entri e dici: “Ma come sei vestita bene stamattina! Ma come ti stanno bene i capelli! Ma come fai a mantenerti giovane!” Ti stai connettendo. Oppure, sei seduto alla tua scrivania di lavoro e accanto a te c’è quello che se potessi buttarlo dalla finestra ce lo butteresti. Come fai ad essere connesso? Gli chiedi: “Hai bisogno di qualcosa? Posso fare qualcosa per te? Devo fare del lavoro? Ti senti stanco?” Quello giustamente ti guarda strano, ma tu stai cambiando! Sei connesso. Anche se non sei con gli occhi chiusi...
(Domanda di un
partecipante): E se quello mi dice: non
mi hai fatto questo, non mi hai fatto quello!
- Un motivo in più!
Ma se lui mi dice o lo fai tu subito oppure
lo faccio fare a un altro, tu che fai?
Che lo faccia fare a un altro! Questo però se sei connesso. Altrimenti ti senti in colpa. Comunque tu non puoi chiedere un lavoro per il giorno dopo se sai che richiede tempo! Quello allora ti sta sfruttando! E tu ti dibatti, ti arrabbi... ma per chi? Per un dragone! Ma non ne vale la pena! Lo benedici e basta! Poi ti arriverà il doppio o il triplo.
Dobbiamo riconoscere che noi
siamo degli dei ossia che c’è la non-località dentro di noi.
Se tu conosci e ci sai fare, puoi far cambiare “circuito” all’altro e fargli fare quello che vuoi. Ecco perché la realtà dipende da noi e non dagli altri! Solo che noi non abbiamo cultura, non ci sappiamo fare, ci sentiamo offesi e ci sorbiamo un sacco di cose. Invece comportiamoci come esseri spirituali, quali siamo, connettendoci. In ogni caso non devi mai ridicolizzare l’altro! Semplicemente comportarti come essere spirituale e quindi rimanere connesso.
Questa è l’ultima legge, la legge della missione della vita: perché sono qui? Chi sono? Ma di questo ne abbiamo già parlato. Dobbiamo riconoscere che noi siamo degli dei ossia che c’è la non-località dentro di noi, ma di questo ne abbiamo già parlato!
I talenti! Sapete i talenti come li possiamo conoscere? Quali sono quelle cose che noi facciamo e per cui perdiamo la cognizione del tempo? Quello è un talento! Ma non ne abbiamo solo uno! Può darsi che ci sia qualche altra cosa che se noi ci mettessimo a farla perderemmo ancora di più la cognizione del tempo e ci butteremmo felici, a capofitto a fare quella cosa. Dobbiamo trovare che cosa. Connettiamoci! Chiediamo: “Voglio sapere quali sono i miei talenti che devo utilizzare nella mia missione! Aiutami!” E poi devi stare attento agli eventi che ti arrivano! Devi stare attento alle sincronicità che ti arrivano perché poi nelle sincronicità è racchiuso il consiglio, capisci? Fai questo, fai quest’altro! Questo è molto importante per i bambini. Individuare – perché non è che li vedi subito – i loro talenti e bisogna poi aiutarli a svilupparli. Il talento è una capacità che abbiamo e non dobbiamo nasconderli! Infatti ripensando alla parabola dei talenti (dove il talento rappresentava il denaro) a chi che ha sotterrato il suo, gli è stato tolto anche quello! Questo significa che non ci dobbiamo vergognare. Sai fare una cosa? Falla! Mettila a disposizione! Se hai un talento, non essere timido!
Comunque queste cose entrano piano piano. Più ti connetti e più le fai. Metterli a disposizione degli altri è l’unico modo che ci distingue, perché tu magari hai il talento della comunicazione, allora c’è chi cerca di usare bene il linguaggio e allora è un oratore, c’è chi sa scrivere e diventi giornalista, c’è chi fa siti web – sempre comunicazione è - c’è chi fa il traduttore, per esempio simultaneo, sempre fa parte della comunicazione. Ognuno ha i suoi talenti nel fare la propria missione. E poi – come già vi ho detto ieri – chiedersi continuamente come aiutare e servire meglio gli altri. Questa è una grande cosa. Già questo ti fa connettere! Perché non è il linguaggio della mente
Lezioni Leggi Spirituali 1° parte
Dr. Gaetano Conforto