LA STRADA VERSO LA GUARIGIONE

Pubblicato su Stargate Magazine - Ottobre 2002

Gli Esseri Quantici e la guarigione

 

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L’essere umano è costituito da un cervello,  che gestisce gli inputs e gli outputs sensoriali che provengono sia dai vari organi che dall’ambiente circostante, e da vari apparati che oltre a funzionare individualmente, mandano e ricevono informazioni sia fra di loro che con la centrale operativa cerebrale.

Questo cervello è costituito da luce congelata, dove avvengono miliardi di continui rimaneggiamenti nelle proprie connessioni: i neuroni vanno incontro a salti quantici di energia tali che le sinapsi ( i punti di smistamento delle informazioni ) si rimodellano in una danza olografica, simile a quella che avviene, in parallelo, nell’universo. Se potessimo cogliere l’attimo creativo in fotogrammi, vedremmo che non vi è mai lo stesso schema sinaptico. Il rinnovamento e l’evoluzione avvengono alla velocità della luce. Ma dopotutto cos’è l’Essere quantico ( EQ ) se non luce.

Il cervello è lo strumento quantico della coscienza, non la sua  creazione. L’EQ non ha limiti, perché avvolge nel suo seno tutto l’universo, e in esso vi è contenuta la memoria collettiva fin dalla sua comparsa.

Ogni struttura umana è costituita da cellule.

Nella sua più intima struttura le cellule sono costituite da un intreccio di treni energetici, trasportanti informazioni alla velocità della luce!( quantum bits ). Questo perché tutto il corpo umano viene informato in tempo reale su ciò che accade dentro e fuori di esso.

Ogni suo più piccolo bit di informazione ( pensiero, immaginazione, memorie ), conosce ciò che accade in un altro piccolo bit informativo, situato  in un distretto corporeo distante.

Questa rete web di luce che viaggia per tutto il corpo, e da cui dipende la scintilla di vita dell’uomo,  costituisce l’Essere Quantico ( EQ ).

In ogni sua parte vi è tutta l’informazione e la memoria del cosmo, perché l’EQ non è separato dalla complessa rete web che costituisce l’universo. Avvengono continui scambi informativi fra i molteplici esseri quantici ( siano essi, secondo la vecchia classificazione, animali, vegetali e minerali ) tanto che un nostro bit informativo potrà essere assimilato da una pianta, da un altro essere quantico umano, oppure da un cristallo, e così anche l’EQ può immagazzinare informazioni provenienti da chissà dove…..

Concetti come il tempo e lo spazio non hanno più senso per l’EQ. E’ in grado di “ vedere “ a distanza ciò che è oggetto della sua attenzione, oltre a trasmettere informazioni istantaneamente a qualunque unità quantica.  

Il suo interesse è rivolto  alla Grande Luce Universale che lo nutre, lo protegge e lo guida. Sa che deve rispettare tutte le Sue leggi, se vuole evolversi e manifestare tutto il suo potenziale.

Fra queste una è sempre presente ed  è alla base della sua crescita: tutti gli esseri quantici sono un solo Essere, che si manifesta in forme diverse, ma che nell’essenza è luce pura.

Questo Essere fa esperienza di sé stesso, tramite la rete di entità quantiche create per amore e per evoluzione. Agisce mettendo insieme complessi eventi sincronici, che avvengono in modi e tempi meticolosamente precisi. Lo stesso meccanismo si ritroverà in ogni sua amata creatura ( uomo, galassie, pianeti, stelle, cristalli, piante, animali ): si parla di universo olografico.

L’EQ non è da meno, in quanto è una clonazione con tutte le capacità che caratterizzano il suo Genitore. Ma per diventare alla stessa altezza della Grande Luce, viene affidato alle cure della madre terra ( un EQ dalle grandi qualità affettive e misericordiose ) , dimenticando la sua vera natura; ma gli viene dato  un grande dono, quello del libero arbitrio.

Tutta la sua produzione creativa dipenderà dalle innumerevoli scelte a cui è costantemente sottoposto, perché ne è immerso, e perché fanno parte del meccanismo cosmico della creazione. Prima che intervenga la sua osservazione, vi sono tutte le scelte possibili: sta alla propria determinazione e comunione con la Luce ( pregando e meditando, ossia facendo viaggi quantistici ) , fare le scelte giuste, liberandosi dalla schiavitù di un altro EQ, che lui stesso ha creato quando si è allontanato dall’unità e che, se non controllato e trasceso, lo porterebbe alla disintegrazione: il suo Ego. Dovrà tenerlo sotto controllo in ogni sua decisione, tenendolo a bada, e non facendolo prevalere nelle scelte.

Ogni sua programmazione deve essere relativa ad una visione ampia, non limitata alla fase materiale della vita. L’EQ non nasce e non muore, per cui conosciuta la sua missione, spogliatosi dal dominio dell’ego, dovrà agire coerentemente a questa, integrando e sintonizzando ogni gesto, ogni scelta a quelli dell’intenzione cosmica. Sarà strumento del grande flusso luminoso eterno che in lui si rispecchia.

L’EQ riesce a vivere contemporaneamente un’esperienza apparentemente immateriale, dove prevale il grande silenzio e la grande dinamicità cosmica, in un’altra materiale e diversa per molti punti di vista. Deve sapere che la materia è l’altra faccia di una stessa medaglia fatta da energia e bits informativi, per cui non deve cadere nel tranello della separazione. Questa porterebbe agli attaccamenti, alla paura della perdita, al controllo e al potere sugli altri EQs. In poche parole il campo di azione del suo ego.

Questo non è un racconto di fantascienza, ma la nuova visione dell’universo.

L’essere umano non può più considerarsi solo dal lato materiale, visibile, e sensoriale. L’illusione in cui è vissuto per tanti anni, scambiando per realtà ciò che invece è soltanto una costruzione della propria mente, facendo scelte deleterie per sé stesso, per gli altri e per il pianeta, non può continuare, pena la sua sconfitta cosmica.

Nel campo della guarigione deve entrare una nuova fisica concettuale e pratica, che mette l’essere umano al centro della propria salute e malattia, e che comprenda come gli errori di percorso ( sintomi, patologie varie ) stanno ad indicare che a scelto strade sbagliate, che si è discostato dalla sua vera identità e missione.

Ogni essere uomo deve essere considerato come un EQ.

Bit quantistici informativi ( emozioni ) influenzano il web energetico di ogni cellula: la coscienza è in grado di modificare, di equilibrare, di rovinare, il delicato meccanismo sincronico della fisiologia umana sia dello stesso EQ che di altri EQs che orbitano nella sua mente . Tramite frequenze ben precise ( come quelle dei colori, dei suoni, della parola, della natura ) e le due caratteristiche più importanti della coscienza, l’intenzione e l’attenzione,  si può agire sull’intelligenza che permea la rete quantica.

Questo può avvenire quando la coscienza agisce sulla rete cerebrale in stato di rilassamento ( il famoso stato alfa ) .

In questo condizione, gli elementi quantistici del cervello sono in comunicazione con l’oceano di luce, e ogni EQ è nelle condizioni di riparare i sui circuiti fotonici ( fegato, milza, stomaco, ossa, calcoli, ateromi ), ma anche di accedere al grande web luminoso cosmico, dove può apportare modifiche in altri circuiti di altri EQs  “ distanti “ da lui.

La guarigione quantistica è consapevolizzare chi siamo, e dove stiamo andando; sapere che non siamo mai nello stato materiale, solido, e che la componente luminosa, intelligente, di cui siamo costituiti, e in cui siamo immersi, ci aiuta e guarisce, basta conoscere i meccanismi eterni ed agire su di essi.

Siamo tutti viaggiatori cosmici; polvere di stelle, turbinanti e danzanti nel grande oceano infinito; La vita è eterna ma  le sue espressioni sono effimere, momentanee e transitorie.

Il grande maestro Gotham Botha, il fondatore del Buddismo, una volta disse: “ questa nostra esistenza è transitoria come le nuvole in autunno; osservare la nascita e la morte degli esseri è come guardare le maree; un’intera vita è come un bagliore di un fulmine nel cielo, scorre via in un attimo, come un torrente che  precipita dalla cima di un montagna. Abbiamo cominciato per un momento ad incontrarci, a sorridere, a condividere; questo è un momento prezioso, ma è transitorio, è una piccola parentesi nell’eternità, che noi dobbiamo vivere amando, aiutando e sostenendo. Ricreiamo abbondanza e gioia l’uno per l’altro, e allora questo momento sarà stato ben vissuto”.

 

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