L’essere umano è
costituito da un cervello, che gestisce
gli inputs e gli outputs sensoriali che provengono sia dai vari organi che
dall’ambiente circostante, e da vari apparati che oltre a funzionare
individualmente, mandano e ricevono informazioni sia fra di loro che con la
centrale operativa cerebrale.
Questo cervello è
costituito da luce congelata, dove avvengono miliardi di continui
rimaneggiamenti nelle proprie connessioni: i neuroni vanno incontro a salti
quantici di energia tali che le sinapsi ( i punti di smistamento delle
informazioni ) si rimodellano in una danza olografica, simile a quella che
avviene, in parallelo, nell’universo. Se potessimo cogliere l’attimo creativo
in fotogrammi, vedremmo che non vi è mai lo stesso schema sinaptico. Il
rinnovamento e l’evoluzione avvengono alla velocità della luce. Ma dopotutto
cos’è l’Essere quantico ( EQ ) se non luce.
Il cervello è lo
strumento quantico della coscienza, non la sua
creazione. L’EQ non ha limiti, perché avvolge nel suo seno tutto
l’universo, e in esso vi è contenuta la memoria collettiva fin dalla sua comparsa.
Ogni struttura umana è
costituita da cellule.
Nella sua più intima
struttura le cellule sono costituite da un intreccio di treni energetici,
trasportanti informazioni alla velocità della luce!( quantum bits ). Questo
perché tutto il corpo umano viene informato in tempo reale su ciò che accade
dentro e fuori di esso.
Ogni suo più piccolo bit
di informazione ( pensiero, immaginazione, memorie ), conosce ciò che accade in
un altro piccolo bit informativo, situato
in un distretto corporeo distante.
Questa rete web di luce
che viaggia per tutto il corpo, e da cui dipende la scintilla di vita
dell’uomo, costituisce l’Essere Quantico ( EQ ).
In ogni sua parte vi è
tutta l’informazione e la memoria del cosmo, perché l’EQ non è separato dalla
complessa rete web che costituisce l’universo. Avvengono continui scambi
informativi fra i molteplici esseri quantici ( siano essi, secondo la vecchia
classificazione, animali, vegetali e minerali ) tanto che un nostro bit
informativo potrà essere assimilato da una pianta, da un altro essere quantico
umano, oppure da un cristallo, e così anche l’EQ può immagazzinare informazioni
provenienti da chissà dove…..
Concetti come il tempo e
lo spazio non hanno più senso per l’EQ. E’ in grado di “ vedere “ a distanza
ciò che è oggetto della sua attenzione, oltre a trasmettere informazioni
istantaneamente a qualunque unità quantica.
Il suo interesse è
rivolto alla Grande Luce Universale che
lo nutre, lo protegge e lo guida. Sa che deve rispettare tutte le Sue leggi, se
vuole evolversi e manifestare tutto il suo potenziale.
Fra queste una è sempre
presente ed è alla base della sua
crescita: tutti gli esseri quantici sono un solo Essere, che si manifesta in
forme diverse, ma che nell’essenza è luce pura.
Questo Essere fa
esperienza di sé stesso, tramite la rete di entità quantiche create per amore e
per evoluzione. Agisce mettendo insieme complessi eventi sincronici, che
avvengono in modi e tempi meticolosamente precisi. Lo stesso meccanismo si
ritroverà in ogni sua amata creatura ( uomo, galassie, pianeti, stelle,
cristalli, piante, animali ): si parla di universo olografico.
L’EQ non è da meno, in
quanto è una clonazione con tutte le capacità che caratterizzano il suo
Genitore. Ma per diventare alla stessa altezza della Grande Luce, viene affidato
alle cure della madre terra ( un EQ dalle grandi qualità affettive e
misericordiose ) , dimenticando la sua vera natura; ma gli viene dato un grande dono, quello del libero arbitrio.
Tutta la sua produzione
creativa dipenderà dalle innumerevoli scelte a cui è costantemente sottoposto,
perché ne è immerso, e perché fanno parte del meccanismo cosmico della
creazione. Prima che intervenga la sua osservazione, vi sono tutte le scelte possibili:
sta alla propria determinazione e comunione con la Luce ( pregando e meditando,
ossia facendo viaggi quantistici ) , fare le scelte giuste, liberandosi dalla
schiavitù di un altro EQ, che lui stesso ha creato quando si è allontanato
dall’unità e che, se non controllato e trasceso, lo porterebbe alla disintegrazione:
il suo Ego. Dovrà tenerlo sotto controllo in ogni sua decisione, tenendolo a
bada, e non facendolo prevalere nelle scelte.
Ogni sua programmazione
deve essere relativa ad una visione ampia, non limitata alla fase materiale
della vita. L’EQ non nasce e non muore, per cui conosciuta la sua missione,
spogliatosi dal dominio dell’ego, dovrà agire coerentemente a questa,
integrando e sintonizzando ogni gesto, ogni scelta a quelli dell’intenzione
cosmica. Sarà strumento del grande flusso luminoso eterno che in lui si
rispecchia.
L’EQ riesce a vivere
contemporaneamente un’esperienza apparentemente immateriale, dove prevale il
grande silenzio e la grande dinamicità cosmica, in un’altra materiale e diversa
per molti punti di vista. Deve sapere che la materia è l’altra faccia di una
stessa medaglia fatta da energia e bits informativi, per cui non deve cadere
nel tranello della separazione. Questa porterebbe agli attaccamenti, alla paura
della perdita, al controllo e al potere sugli altri EQs. In poche parole il
campo di azione del suo ego.
Questo non è un racconto
di fantascienza, ma la nuova visione dell’universo.
L’essere umano non può
più considerarsi solo dal lato materiale, visibile, e sensoriale. L’illusione
in cui è vissuto per tanti anni, scambiando per realtà ciò che invece è
soltanto una costruzione della propria mente, facendo scelte deleterie per sé
stesso, per gli altri e per il pianeta, non può continuare, pena la sua
sconfitta cosmica.
Nel campo della
guarigione deve entrare una nuova fisica concettuale e pratica, che mette
l’essere umano al centro della propria salute e malattia, e che comprenda come
gli errori di percorso ( sintomi, patologie varie ) stanno ad indicare che a
scelto strade sbagliate, che si è discostato dalla sua vera identità e
missione.
Ogni essere uomo deve
essere considerato come un EQ.
Bit quantistici
informativi ( emozioni ) influenzano il web energetico di ogni cellula: la
coscienza è in grado di modificare, di equilibrare, di rovinare, il delicato
meccanismo sincronico della fisiologia umana sia dello stesso EQ che di altri
EQs che orbitano nella sua mente . Tramite frequenze ben precise ( come quelle
dei colori, dei suoni, della parola, della natura ) e le due caratteristiche
più importanti della coscienza, l’intenzione e l’attenzione, si può agire sull’intelligenza che permea la
rete quantica.
Questo può avvenire
quando la coscienza agisce sulla rete cerebrale in stato di rilassamento ( il
famoso stato alfa ) .
In questo condizione, gli
elementi quantistici del cervello sono in comunicazione con l’oceano di luce, e
ogni EQ è nelle condizioni di riparare i sui circuiti fotonici ( fegato, milza,
stomaco, ossa, calcoli, ateromi ), ma anche di accedere al grande web luminoso
cosmico, dove può apportare modifiche in altri circuiti di altri EQs “ distanti “ da lui.
La guarigione quantistica
è consapevolizzare chi siamo, e dove stiamo andando; sapere che non siamo mai
nello stato materiale, solido, e che la componente luminosa, intelligente, di
cui siamo costituiti, e in cui siamo immersi, ci aiuta e guarisce, basta
conoscere i meccanismi eterni ed agire su di essi.
“ Siamo tutti viaggiatori cosmici; polvere di stelle, turbinanti e
danzanti nel grande oceano infinito; La vita è eterna ma le sue espressioni sono effimere, momentanee
e transitorie.
Il grande maestro
Gotham Botha, il fondatore del Buddismo, una volta disse: “ questa nostra esistenza è transitoria
come le nuvole in autunno; osservare la nascita e la morte degli esseri è come
guardare le maree; un’intera vita è come un bagliore di un fulmine nel cielo,
scorre via in un attimo, come un torrente che
precipita dalla cima di un montagna. Abbiamo cominciato per un momento
ad incontrarci, a sorridere, a condividere; questo è un momento prezioso, ma è
transitorio, è una piccola parentesi nell’eternità, che noi dobbiamo vivere
amando, aiutando e sostenendo. Ricreiamo abbondanza e gioia l’uno per l’altro,
e allora questo momento sarà stato ben vissuto”.
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