Come ha conosciuto Deepak Chopra e qual è stato il primo
approccio con i suoi corsi?
Ho conosciuto
Chopra quando nella mia vita è entrata la fisica quantistica. Già da tempo
seguivo il percorso della medicina mente-corpo, avendo capito che gli organi,.
le cellule risentono immediatamente di ogni nostro pensiero. I miei
approfondimenti sulla coscienza e sui suoi effetti nell'ambito della fisiologia
umana, delle relazioni, della spiritualità, mi hanno portato a chiedere alla
Grande Mente Universale ( Dio ) se ci fosse un meccanismo che potesse spiegare
fenomeni che la scienza medica tiene gelosamente in disparte come effetti
placebo oppure come campo di pertinenza religiosa.
La
risposta non si è fatta attendere. Mentre navigavo su Internet, ' per
caso ' leggo quantum physics and quantum healing. Incuriosito e sicuro che
poteva essere la risposta che aspettavo, il link mi ha portato ad un libro di
Deepak ' Quantum Healing ' che ho mandato a prendere on- line e che ho letto con
molta curiosità
Dopodichè ho
comprato tutti i libri sulla fisica quantistica applicata alla coscienza che
potessi trovare e divorarmeli.
Autori come
Capra, Wolf, Goswami, Dossey, Orloff, Mona lisa Schultz, mi hanno aperto uno
spiraglio enorme e sono stati i miei compagni di viaggio in questa crescita che
ci vede coinvolti contemporaneamente anche se siamo sull'altra parte del
pianeta.
Fino a qual
momento mi ero sentito una mosca bianca in mezzo a tanti squali che appena
menzioni parole come spirito, illuminazione, coscienza, guarigione quantistica,
ti tacciano di ' eretico '.
Ho
scritto e mi hanno risposto la maggior parte degli autori americani,
confortandomi e dicendomi che non ero solo, ma che insieme eravamo una grande
famiglia unita e forte.
Quando ho
saputo che Chopra veniva in Europa ( a Ginevra ) non ho esitato a contattare
gli organizzatori.
Eseguendo le mie tecniche giornaliere di azioni quantica
ho fatto in modo che potessi parlare con Deepak da solo: il giorno
prima del seminario, passeggiavo vicino al lago pensando che l'universo come
sempre mi avrebbe accontentato. Sotto la pioggia vedo un grande ombrello e un
tizio in tuta che camminava ciondolando......appena ha alzato l' ombrello la mia
espressione è diventata quasi di una eccitazione insostenibile: era
Deepak!!! L'ho fermato, mi sono presentato e abbiamo parlato per oltre
un'ora!
Immaginate la
mia gioia, felicità nel condividere le mie esperienze con l'autore di cui avevo
letto tutti i libri e condividevo il pensiero di base. Grazie Dio ho detto
quando ci siamo lasciati con Deepak.
L'anno
successivo sono riandato a Ginevra, e qualche anno dopo a
Roma.
Come
si colloca l'opera di Chopra all' interno del Suo lavoro?
L'opera di
Chopra mi ha aiutato a mettere dei tasselli in ordine nella mia attività privata
di ricercatore spirituale. Anch'io ho studiato le scritture vediche e mi sono
confrontato con vari fisici quantistici. Deepak mi trasmette
quella sensazione dell'amico, del collega che come me ha avuto il coraggio di
uscire dalla mischia, dalla comune esperienza medica per portare al mondo il
nuovo paradigma, il cambiamento, la libertà di coscienza, cosa che faccio con la
mia Scuola in Scienze Quiantistiche.
Lei ha applicato il paradigma
della fisica quantistica alla medicina e alla psicologia.
Ci spieghi meglio di cosa si tratta.
Da circa dieci anni, nel corso della mia attività di medico, ho
avuto delle manifestazioni fuori dai normali canoni sensoriali. Nello scrivere
l'anamnesi ad una mia paziente, ebbi il forte istinto di tenerla per mano. Non
l'avevo mai fatto, e neanche immaginavo il senso di tale gesto. Devo precisare
che in quel periodo mi chiudevo in me stesso, meditando, ascoltando canti
gregoriani, leggendo libri sul potenziale umano e analizzando le Sacre
Scritture. Mentre visitavo, mi occupavo allora di medicina ortomolecolare e
nutrizione applicata al comportamento umano, ascoltavo musica sacra, per circa
dieci ore al giorno. La mia mente era contemporaneamente presente nel lavoro e
nel regno spirituale. Una sensazione fantastica da cui non mi sono mai più
distaccato. Qualche paziente mi chiese se, nelle vicinanze, c'era una chiesa
dove eseguivano canti sacri!!
La paziente rimase sconvolta quando le
risposi che avevo visto, mentre le tenevo la mano, i fatti più salienti della
sua vita e che quindi conoscevo l'origine della sua depressione!
Fatti
del genere ne sono accaduti molti. Mi bastava guardare gli occhi o il corpo per
intuire e/o vedere dove risiedeva il problema psichico o fisico.
Ho
voluto con tutte le mie forze comprendere cosa mi stava accadendo... Cominciavo
a vedere immagini di energie invisibili ai comuni sensi... Allora ho chiesto a
Dio, con umiltà e fede, d'indicarmi la via per capire, modulare e gestire questi
fenomeni: avrei trasmesso questo sapere agli altri per avvicinarli alle enormi
potenzialità che sono intrinseche ad ognuno di noi.
Risposte ne
ho avute talmente tante che mi sono fatto una cultura sul modo invisibile a tal
punto da arrivare a fare diagnosi e cura a distanza, insegnandolo a centinaia di
persone. Anche mia figlia Giulia e mia moglie Maria erano in grado di
diagnosticare e di trattare a distanza! Cosa alquanto impensabile per una mente
di farmacologo clinico avvezzo all'ambiente universitario e alle ricerche
sperimentali, ma amante delle cose genuine, della natura e dell'onestà.
Grazie alle risposte che ricevevo dal mio Padre Celeste, le mie ricerche
nel campo dell'invisibile sono approdate ad approfondire la fisica quantistica.
Ho subito capito le enormi potenzialità che questa scienza perfetta, la fisica,
poteva offrirmi per capire i 'miei' fenomeni.
Tutto questo è sfociato in
un insieme di tecniche e di lezioni che, messe in pratica quotidianamente, sono
in grado d'interferire con l'oceano quantistico in cui siamo immersi, facendo di
noi dei co-creatori con Dio. La preghiera, la meditazione e le visualizzazioni
sono tecniche quantistiche che, se eseguite correttamente, fanno i miracoli.
Avevo finalmente una fortezza scientifica inespugnabile dagli attacchi
del vecchio paradigma che, anche se completamente smantellato dalla fisica
quantistica, resta il canone mentale che ancora prevale e che porta alla rovina
spirituale e materiale molti proseliti, dalla società alla medicina.
La
maggior parte dei pilastri di pensiero vigenti, su cui sono basate le fondamenta
concettuali della nostra società sono falsi, illusori e fuorvianti, poiché
portano alla separazione, alla dualità e all'alienazione del singolo individuo.
Recentemente, studiando la filosofia olistica del maestro indiano Sri
Nisargadatta Maharaj e i suoi allievi, fra cui Wolinsky e Powell, ho conosciuto
e messo in pratica la Psicologia Quantistica, termine che
qualcuno ha tentato addirittura di brevettare! Con questo termine s'intende
l'insieme del sapere orientale, della psicologia e della fisica quantistica
ovvero quelle consapevolezze e tecniche che mirano a far conoscere e toccare con
mano chi veramente siamo, la nostra parte divina e la nostra anima. Ciò che si
prova con la Psicologia Quantistica è veramente divino, l'essere si eleva come
un'aquila ed osservandosi capisce che non è affatto quell'insieme di carne ed
ossa passibile di tanta sofferenza e di scelte sbagliate, ma un essere in grado
di creare la propria realtà psico-fisica, capace di non farsi pilotare da
nessuno!
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